Emilia-Romagna: Cnr sottoscrive Patto per Lavoro e Clima

Bologna, 26 ott. (LaPresse) – Anche il Consiglio nazionale delle ricerche è entrato a far parte del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna, per il rilancio e uno nuovo sviluppo, basati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Oggi, infatti, la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, hanno sottoscritto a Bologna l’adesione formale dell’istituto, insieme all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. Con la firma, il Cnr ha aderito al progetto condiviso, che punta alla decarbonizzazione entro il 2050, il 100% di energie rinnovabili al 2035 e il 3% del Prodotto interno lordo regionale destinato alla ricerca. Il patto è già stato sottoscritto, a fine 2020, dalla Regione e da oltre 55 sigle in rappresentanza dell’intera comunità regionale, tra cui sindacati, imprese, enti locali, associazioni ambientaliste, Terzo settore e volontariato, professioni, camere di commercio, banche e le quattro università emiliano-romagnole, a cui si sono aggiunte, di recente, anche gli atenei lombardi con distaccamenti sul territorio (la Cattolica e il Politecnico). “Sono lieta di firmare il Patto a Bologna e sono convinta che dalla stretta collaborazione tra il Cnr, Regione Emilia-Romagna e gli altri firmatari giungerà un contributo di idee, progetti e una spinta all’innovazione scientifica e tecnologica, particolarmente utile per il territorio e all’intero Paese – ha spiegato Carrozza -. Il Patto, fondato su sostenibilità ambientale, economica e sociale, è uno strumento utile a rafforzare il rilancio dopo la pandemia. Sono, infatti, convinta che la centralità della ricerca scientifica sia fondamentale per costruire un nuovo futuro e questo è specialmente vero in regioni come l’Emilia-Romagna, dove grazie alla ricerca ramificata sul territorio regionale, al trasferimento tecnologico, alle reti dei tecnopoli e dell’alta formazione, si è creata una virtuosa sinergia con i settori produttivi e il tessuto economico”.