Genova, 5 nov. (LaPresse) – “In tanti anni una spiegazione non sono mai riuscito a trovarla a quello che è successo. Ora spero che questo rappresenti una svolta decisiva nelle indagini”. Lo dice a LaPresse Marco Soracco, 58 anni, commercialista di Chiavari e titolare dello studio al secondo piano del condominio di via Marsala 14, nella cittadina rivierasca ligure, dove la mattina del 6 maggio del 1996 venne ritrovata agonizzante la sua segretaria di appena 25 anni, Nada Cella. Un delitto rimasto irrisolto per oltre 25 anni, l’indagine sulla morte della ragazza venne archiviata nel 1998. Nelle ultime settimane però, è arrivata la svolta con 3 avvisi di garanzia di cui uno per omicidio volontario scattato nei confronti di una ex insegnante, Annalucia Cecere oggi 53enne: il caso è stato riaperto dalla Procura di Genova che, coadiuvata dalla Squadra mobile e della polizia scientifica, ha avviato un nuovo filone di indagine. Al centro la donna, accusata di aver ucciso la ragazza forse per motivi di gelosia, che si sarebbe invaghita proprio del commercialista di Chiavari.

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