Roma, 4 feb. (LaPresse) – “L’eventualità di un attacco russo” in Ucraina “è estremamente remota. Non perché non sia possibile da un punto di vista tecnico” ma piuttosto perchè “sarebbe politicamente stupido e non credo che Putin sia stupido”. Lo ha detto a LaPresse il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare e della Difesa. Lo schieramento delle truppe russe “sia sul fronte dell’Ucraina, sia a nord in Bielorussia, sia a sud con l’arrivo delle navi, sono una perfetta tenaglia dal punto di vista tattico strategico, non ci sono dubbi sulla fattibilità tecnica, ma quando si fa un’operazione militare si deve pensare sempre al dopo, al come controllare un territorio ucraino che è ostile alla Russia, e penso che Putin sia troppo intelligente per non farlo”, ha spiegato il generale. “Lo schieramento russo serve quindi a esercitare una pressione” per evitare l’estensione della Nato e implementare gli accordi di Minsk. L’attacco militare quindi sarebbe “possibile” militarmente , e “avrebbe successo in tempi rapidi ma non è probabile”, ha proseguito Camporini, “potrà esserci qualche azioni ibrida, con qualche episodio” ma solo con lo scopo di “premere sul governo di Kiev con l’obiettivo, immagino, di far insediare un governo che non sia così filo occidentale come quello che c’è adesso”. Riguardo alla lunga permanenza delle truppe russe al confine con l’Ucraina, Camporini ha spiegato che lo sforzo “dal punto di vista logistico è sostenibile” mentre lo è meno dal punto di vista della sopportabilità. “Non si può rimanere nella Fortezza Bastiani, quindi credo che comunque, ci dovrà essere un’evoluzione”, ha concluso il generale.
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