Roma, 9 mag. (LaPresse) – Il 21 marzo, Covisian ha mandato a Ita una proposta in cui chiedeva un aumento rispetto al corrispettivo pattuito per il servizio di call center: dal 33% previsto, la società chiedeva il 64%. Lo ha affermato il presidente di Ita, Alfredo Altavilla in audizione alla Camera, definendolo un “ricatto che Ita non poteva accettare”, perché altrimenti si sarebbe verificato un aumento dei costi della compagnia per 4 milioni all’anno, che avrebbe comportato una perdita di valore di 70 milioni a carico del ministero del Tesoro sul processo di vendita della società.