Roma, 12 gen. (LaPresse) – La decisione di consentire l’etichetta sul vino all’Irlanda “è gravissima. I 3mila anni di storia del vino e di chi lo ha utilizzato in maniera moderata dimostrano che è un alimento sano. Non ci risulta che la popolazione delle nazioni che utilizzano e producono vino siano tra quelle in cui la vita è più breve. E poi, dal punto di vista istituzionale, il Parlamento europeo aveva dato un indirizzo e questa indicazione va in senso ben diverso. Il Parlamento europeo è espressione dei cittadini europei e dovrebbe essere quello che dà l’indicazione su quello che avviene in tutti i paesi dell’Ue se questa assise vuole mantenere una serietà e una rispettabilità delle attività economiche e cultuali, perché in questo caso parliamo anche di cultura legata alle produzioni”. Così il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi prima della cabina di regia sul Pnrr. “Crediamo, e lo dico con franchezza che dietro questa scelta si miri un’altra volta non a garantire la salute ma a condizionare i mercati perché la spinta in questo senso dell’etichettatura del vino viene da nazioni che non producono vino e dove si abusa di superalcolici. Mettere l’etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’ su tutti gli alcolici porterebbe ad equiparare il vino a distillati pericolosi”, conclude.
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