La Corte d'Appello Figc ritiene idonea la sanzione inflitta, non è stata riscontrata la responsabilità dei consiglieri

“Al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla Juventus, occorre far riferimento, in un’ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, ed alle sanzioni irrogate ai quattro Consiglieri operativi, tra cui il Presidente della società sportiva, Andrea Agnelli. Ne consegue che un criterio di imputazione delle relative responsabilità personali si riflette sul quantum della sanzione da irrogare al sodalizio sportivo, nei seguenti termini: Fabio Paratici, 30 mesi di inibizione: pesano 4 punti di penalizzazione; Andrea Agnelli, 24 mesi di inibizione: pesano 3 punti di penalizzazione, atteso il ruolo rivestito di Presidente del CdA e legale rappresentante della società; Maurizio Arrivabene, 24 mesi di inibizione: pesano 2 punti di penalizzazione; Federico Cherubini 16 mesi di inibizione: pesa 1 punto di penalizzazione. Conclusivamente la sanzione della penalizzazione di 10 punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati”. E’ quanto si legge nelle venti pagine di motivazioni della condanna inflitta dalla Corte federale di appello della Figc lo scorso 22 maggio alla Juventus, nel quale si spiega come di fatto ‘nasce’ il -10 al club bianconero. “La responsabilità del sodalizio sportivo trova fondamento nell’art. 6, I comma, CGS il quale prescrive che ‘La società risponde direttamente dell’operato di chi la rappresenta ai sensi delle norme federali’. Pertanto, la violazione dei principi codificati dall’art. 4 CGS, da parte dei Consiglieri operativi e le sanzioni loro irrogate costituisce, un parametro di riferimento in termini di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza in ordine alla sanzione da irrogare al sodalizio sportivo”, si spiega nelle motivazioni. 

“La Cfa, con la decisione n. 63-2022/2023, come ampiamente detto definitiva, ha condannato: Fabio Paratici: inibizione temporanea di mesi 30 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; Federico Cherubini: inibizione temporanea di mesi 16 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; Andrea Agnelli: inibizione temporanea di mesi 24 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA; Maurizio Arrivabene: inibizione temporanea di mesi 24 a svolgere attività in ambito Figc, con richiesta di estensione in ambito Uefa e Fifa”, è quanto si precisa nelle motivazioni. 

Corte d’appello Figc, no evidenza responsabilità consiglieri

“Dalla documentazione probatoria offerta dalla Procura Federale e, comunque, dalla mole di documentazione allegata al fascicolo di causa non risulta evidenza della responsabilità dei Consiglieri non operativi nei termini richiesti dal Collegio di Garanzia dello Sport”. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte di appello federale della Figc, dopo la nuova udienza del processo Plusvalenze, che ha penalizzato la Juventus con 10 punti in classifica e prosciolto i dirigenti bianconeri. “Tutte le intercettazioni, quasi sempre de relato, non consentono di individuare alcun elemento che dia conto di consapevolezza o condivisione da parte dei consiglieri non delegati, in ordine ai fatti oggetto di deferimento. La Procura federale ravvisa nel concetto di ‘responsabilità da posizione’ il fondamento del comportamento colpevole dei consiglieri non operativi. In altri termini, soprattutto l’approvazione dei bilanci, riferiti alle annualità in contestazione, genera, secondo la Procura federale, la violazione dell’obbligo di agire informato“, si legge ancora.

Corte d’appello Figc, -10 a Juve sanzione idonea per afflittività 

“Conclusivamente la sanzione della penalizzazione di 10 (dieci) punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati“. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte di appello federale della Figc, dopo la nuova udienza del processo Plusvalenze, che ha deciso per una penalizzazione di 10 punti in classifica alla Juventus e al proscioglimento dei dirigenti bianconeri. 

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