Esulta Coldiretti: "Salva una filiera agroalimentare Made in Italy che vale oggi 580 miliardi"

Dopo una lunga votazione, non c’è maggioranza tra gli eurodeputati della commissione Ambiente per la proposta della Commissione modificata per una legge sul ripristino della natura. Dopo le votazioni sugli emendamenti alla proposta della Commissione di giovedì 15 giugno e proseguite oggi, la commissione per l’Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ha infine respinto la proposta di legge dell’Ue sul ripristino della natura così come modificata. Il voto finale è stato di 44 voti favorevoli, 44 contrari e 0 astenuti, al di sotto della maggioranza favorevole.

FI su ‘ripristino natura’: “Sconfitto estremismo ambientale”

“Sconfitto l’estremismo ambientale socialista. Crolla il primo pilastro su cui Timmermans aveva costruito il proprio pacchetto di proposte che avrebbe messo in ginocchio agricoltori e imprese. Il voto in commissione ambiente con cui è stata respinta la proposta “nature restoration” è di una importanza strategica perchè riporta al centro degli interessi della Europa agricoltori imprese e consumatori che avrebbero rischiato enormi danni se fosse stata approvata. I prezzi delle materie prime sarebbero andati alle stelle e si sarebbero persi posti di lavoro. Il Gruppo PPE ancora una volta è stato dalla loro parte. La parte giusta”. Lo dichiarano Francesca Peppucci (FI-PPE), Fulvio Martusciello (FI-PPE) e Massimiliano Salini (FI-PPE) membri della commissione Ambiente del Parlamento europeo.

Coldiretti: “Stop ripristino natura salva 580 mld cibo italiano”

“La scelta della Commissione Ambiente dell’Europarlamento di respingere la proposta di legge Ue per il ripristino della natura come richiesto da Coldiretti salva una filiera agroalimentare Made in Italy che vale oggi 580 miliardi e scongiura il rischio di un significativo aumento delle importazioni di prodotti dannosi per il consumatore e per l’ambiente da Paesi terzi”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo che in Commissione Ambiente al Parlamento europeo non è stata raggiunta la maggioranza sulla pdl proposta della Commissione Ue, per la quale verrà dunque presentata in planaria la proposta di rigetto.

Un risultato che è il frutto del pressing della Coldiretti e del lavoro del Governo italiano che ha guidato il fronte del no e che aveva portato alla bocciatura della proposta anche in Commissione Agricoltura e in Commissione Pesca. La tutela dell’ambiente e perdita di biodiversità – spiega Prandini – si combatte non con posizioni ideologiche, togliendo terreni produttivi dalla disponibilità degli agricoltori, o vietando interventi su decine di migliaia di km di percorsi fluviali (con gli effetti drammatici che ne derivano) ma piuttosto favorendo lo sviluppo della multifunzionalità, della vendita diretta ed opponendosi all’omologazione ed alla standardizzazione delle produzioni.

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