Gli illeciti aumentano del 31%, ha spiegato il colonnello Marco Thione
Più di 2.300 illeciti riscontrati dalla Guardia di Finanza da gennaio nell’attività di controllo in materia di prezzi dei carburanti. Sono state queste le violazioni scoperte nei più di 7.500 interventi eseguiti dalle Fiamme Gialle quest’anno e volti, come si legge dal sito della Gdf, a verificare in particolare la dinamica dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa e la regolare comunicazione dei prezzi applicati per tipologia di carburante al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), nonché la corretta esposizione al pubblico dei prezzi dei prodotti commercializzati e la corrispondenza con quelli effettivamente praticati. I dati sono stati rivelati dal colonnello Marco Thione, capo ufficio Tutela entrate del comando generale della Guardia di Finanza, audito davanti alla commissione Attività produttive del Senato: “Vorrei condividere con la Commissione, lo facciamo per la prima volta, i risultati aggiornati derivanti dai Piani di controllo in materia di prezzi. Da gennaio 2023 ad oggi sono eseguiti dalla Gdf 7.528 interventi a livello nazionale e sono contestate violazioni in 2.357 casi. Può sembrare un numero significativo, perché aumenta di circa il 31%, ma va precisato che taluni soggetti possono essere stati destinatari di più violazioni“, ha detto.
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