Affitti, l’allarme degli universitari: tra prezzi alti e truffe 6 su 10 non trovano casa

Forniti a LaPresse i dati dell'indagine Cgil, Sunia e Udu. Il 40% degli studenti accetterebbe un contratto in nero

Sempre meno case per gli universitari. Tre mesi sono passati dalla mobilitazione degli studenti accampati con le tende fuori dagli atenei, ma, al ritorno in aula a settembre, i prezzi delle abitazioni sono ancora impazziti in attesa della normativa sugli affitti brevi. E l’Unione degli Universitari (Udu) lancia l’allarme: sei studenti su dieci non trovano casa. L’Udu ha fornito a LaPresse i dati preliminari dell’indagine Cgil, Sunia e Udu, da cui risulta che il 62% degli studenti in affitto dichiara di aver fatto molta fatica a trovare casa. Dall’indagine emerge ancora che il 45% è soddisfatto della proposta soluzione alloggiativa, il 22% no, e il 35% vuole cambiare alloggio. Il 4,3% degli universitari dichiara di essere in nero. Il 39,7% accetterebbe probabilmente un contratto in nero. Fra i dati che fanno gridare all’allarme da parte del sindacato studentesco c’è anche il 32% degli studenti in affitto che dichiara di essere incappato in annunci falsi e truffe. Insomma, i problemi più segnalati sono i costi troppo elevati, condizioni poco dignitose degli alloggi e la carenza di alloggi. 

Udu: “Governo non fa nulla, pronti a nuove proteste”

“Quella degli alloggi per gli universitari è una situazione in continuo deterioramento. Il 62% degli studenti in affitto dichiara di aver fatto molta fatica a trovare casa. Questo è uno dei dati preliminari della nostra indagine che lo dimostrano. Con la protesta delle tende abbiamo denunciato con forza le condizioni abitative degli universitari, eppure il Governo non ha fatto nulla“. È l’allarme che arriva dall’Udu (Unione degli universitari), per voce di Simone Agutoli, interpellato da LaPresse. Sotto accusa l’intero sistema: “La gestione del Pnrr” per l’Udu “è emblematica, in quanto non abbiamo raggiunto il target e abbiamo finanziato posti letto che arrivano a costare 900 euro al mese“. Le proteste studentesche di 3 mesi fa con le tende non sono bastate. “In questi giorni – fa sapere Agutoli del sindacato studentesco Udu – siamo riuniti in assemblea a Roma con i rappresentanti di 30 diverse università per decidere come procederà la mobilitazione del sindacato studentesco”. E annuncia: “Siamo pronti a nuove manifestazioni e nuovi presidi in tutta Italia, per rilanciare con ancora maggiore forza le nostre richieste al governo: regolare i canoni di locazione, rivedere le agevolazioni fiscali, incrementare il fondo aiuti per fuorisede e investire in studentati pubblici“.