Non è esclusa al momento l'ipotesi dell'omicidio. Il fratello della vittima fu sequestrato dall'Anonima nel 1978
Una donna di 73 anni è stata ritrovata priva di vita nella sua abitazione in via Crocefisso a Milano. In casa con lei, secondo quanto apprende LaPresse, anche il figlio. Sul posto sono ancora presenti i carabinieri che sono arrivati dopo una segnalazione al numero unico di emergenza. La porta dell’appartamento non presenta segni di effrazione e risulta chiusa dall’interno. Al momento non è esclusa l’ipotesi di omicidio: la donna è stata trovata con profonde ferite alla testa.
Secondo quanto confermato a LaPresse, si tratta di Fiorenza Rancilio. Fiorenza, immobiliarista, era presidente della fondazione ‘Augusto Rancilio’, intitolata a suo fratello, architetto di 26 anni che venne sequestrato dall’Anonima a Cesano Boscone (Milano) la mattina del 2 ottobre 1978. “Accanto alle sue originarie finalità di studio e ricerca nei campi dell’Architettura, Design e Urbanistica – con particolare attenzione ai giovani e al loro inserimento nel mondo del lavoro – FAR promuove oggi la tutela e valorizzazione della sua sede istituzionale, Villa Arconati-FAR a Bollate, villa di delizia del ‘600 immersa nel verde alle porte di Milano”, si legge sul sito della fondazione.
Su Augusto si stese un velo di silenzio fino ai primi anni del 1990, quando il boss calabrese Saverio Morabito cominciò a collaborare con la magistratura, spiegando i legami fra ’ndrangheta calabrese e mafia siciliana e svelando i retroscena di omicidi, sequestri e rapine avvenuti nel territorio nei decenni precedenti, nonché permettendo l’arresto della maggior parte dei membri della banda. Secondo la ricostruzione Augusto morì dunque durante un tentativo di fuga, i resti del suo corpo però non vennero mai ritrovato. Entrambi erano figli di Gervaso Rancilio, imprenditore italo-francese.
Il figlio portato via in ambulanza
Il figlio di Fiorenza Rancilio, l’immobiliarista trovata morta con una ferita alla testa nella sua casa di via Crocefisso a Milano, è stato portato via poco fa in ambulanza. L’uomo si trovava in casa con la madre.
La donna non è legata a famiglia macchine caffè
Non esiste nessun legame di parentela tra la famiglia della defunta Fiorenza Rancilio e la famiglia dell’azienda di macchine per caffè, oggi Rancilio Group. Lo specifica la stessa azienda, fondata da Roberto Rancilio nel 1896 a Parabiago, alle porte di Milano. Fiorenza Rancilio era figlia dell’immobiliarista Gervaso Rancilio: davanti a un suo cantiere a Cesano Boscone il padre e Augusto, il fratello della donna, vennero circondati da un commando di 8 persone la mattina del 2 ottobre 1978. Secondo la ricostruzione Augusto morì durante un tentativo di fuga, i resti del suo corpo però non vennero mai ritrovati.
Addetto pulizie: “Mai sentiti litigi in casa Rancilio”
“Mai sentiti litigi, mai urla”. Lo ha riferito un addetto alle pulizie dell’edificio al civico 8 di via Crocefisso a Milano, dove, al nono piano, è stata ritrovata senza vita la 73enne Fiorenza Rancilio.“Non vedevo la signora da un po’ di tempo – ha affermato – Sia lei sia il figlio erano sempre molto cordiali quando li ho incontrati, anche il figlio era sempre molto tranquillo“.
Ancora in corso i rilievi
Sono ancora in corso i rilievi dei militari del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, nell’abitazione al civico 8 di via Crocefisso, dove è stata ritrovata senza vita la 73enne Fiorenza Rancilio. Il figlio, in casa con lei al momento dell’arrivo dei carabinieri della Compagnia Milano Duomo, è stato portato via in ambulanza. Secondo quanto si apprende, l’uomo, 36 anni, sarebbe stato portato in ospedale in stato di shock e avrebbe fatto uso di psicofarmaci.
Il testimone: “Ho pensato che qualcuno stesse male”
“Sono arrivato stamattina, sul tardi, e ho già trovato le auto dei carabinieri e l’ambulanza. Poi ho appreso quello che era accaduto“. Lo ha detto un avvocato che lavora in uno degli uffici all’interno del civico 8 di via Crocefisso a Milano, dove è stato ritrovato senza vita il corpo di Fiorenza Rancilio, immobiliarista di 73 anni. “Quando ho visto l’ambulanza ho pensato che qualcuno si fosse sentito male – ha sottolineato – poi ho saputo cosa era successo”. Ha affermato anche di non aver mai incontrato il figlio: “Lavoro qui da un anno più o meno, non li conoscevo direttamente”.
Salma portata via dalla polizia mortuaria
È appena stato portato via dalla Polizia mortuaria il corpo senza vita di Fiorenza Rancilio, l’immobiliarista di 73 anni trovata senza vita nel proprio appartamento in via Crocefisso, a Milano. La donna è stata rinvenuta dai carabinieri della Compagnia Milano Duomo riversa a terra con un’evidente ferita alla testa. Al momento del ritrovamento del cadavere, in casa c’era il figlio della donna, portato via in ambulanza, in stato di shock.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata