Le tute blu domani si aspettano una risposta chiara sulla posizione che assumerà il governo
Le tute blu domani si aspettano una risposta chiara sulla posizione che assumerà il governo al tavolo dell’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia del 22 dicembre. Ma l’unica strada percorribile è una e una soltanto: salire in maggioranza nel capitale della joint venture tra Invitalia, attualmente a 38%, e Arcelor Mittal, al 68%, convertendo in quota i 680 milioni versati l’anno scorso nelle casse di AdI. Lo ha detto il leader Uilm, Rocco Palombella, parlando con LaPresse alla vigilia del confronto di domani, a Palazzo Chigi, insieme ai leader di Fim e Fiom con il governo sulla vertenza dell’ex gruppo Ilva. Una risposta diversa, una risposta che conceda altro tempo all’assemblea – già aggiornata tre volte – non sarà accettata. “Se ci sarà un ulteriore rinvio noi non ce ne andremo dalla Presidenza del Consiglio”, ha avvertito infatti Palombella. “Noi abbiamo chiesto ascolto e il governo ci ha convocato due giorni prima dell’assemblea per comunicarci quale sarà la posizione che assumerà tramite Invitalia in assemblea”, ha detto, ricordando che la posizione dei sindacati è “la stessa espressa dall’esecutivo pochi mesi fa, quando ha decretato quei 680 milioni per risalire in maggioranza, dicendo che entro l’anno sarebbero risaliti. Noi quindi ci aspettiamo questo”, ha affermato Palombella, sottolineando che non saranno tollerate, dai sindacati, “altre elargizioni ad un socio di maggioranza – Mittal – che ha fallito su tutti i fronti”.
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