Il giovane. già noto alle forze dell'ordine, è ritenuto complice di un 24enne già sottoposto a fermo
I carabinieri del comando provinciale di Bari, al termine delle attività investigative avviate dopo l’omicidio di Giovanni Colaianni, avvenuto lo scorso 22 giugno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip di Bari, su richiesta della Procura, a carico di un 27enne barese, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto complice del 24enne già sottoposto a fermo di indiziato di delitto nella stessa giornata dell’evento.
I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari Centro, anche tramite attività tecniche svolte sul cellulare della vittima e sulla scena del crimine, sono riusciti a collocare sul posto l’indagato il quale, assieme al complice, aveva minacciato di morte la vittima attraverso un proprio account social. L’identificazione dell’uomo è stata possibile sia grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza, che hanno mostrato un tatuaggio, sia per la corrispondenza di una sua impronta digitale impressa sulla parte interna del portone condominiale in cui risiedeva la vittima. Il 27enne è stato condotto nel carcere di Bari.
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