Milano, 2 lug. (LaPresse) – La deliberazione del 9 marzo 2022, con cui il Senato ha negato l’autorizzazione richiesta dal Tribunale di Roma all’utilizzo delle intercettazioni riguardanti Armando Siri, senatore all’epoca dei fatti, è stata annullata, perché adottata in contrasto con l’articolo 68, terzo comma, della Costituzione, secondo cui i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza numero 117.

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