Milano, 3 lug. (LaPresse) – Abu Hamza, portavoce delle Brigate al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica palestinese, afferma che diversi ostaggi israeliani hanno tentato il suicidio. Ha aggiunto in una dichiarazione che ciò è dovuto alla frustrazione per la negligenza del governo israeliano nei confronti della loro situazione e al trattamento riservato dalle unità delle brigate che “li stanno privando di alcuni dei privilegi che erano stati loro concessi prima dell’atroce crimine di Nuseirat commesso dall’esercito nemico criminale nazista di Israele”. Lo riporta Al Jazeera. Il mese scorso le forze israeliane hanno ucciso più di 270 palestinesi nel campo profughi di Nuseirat durante un’operazione per liberare quattro ostaggi. Circa in 700 sono rimasti feriti. La decisione di trattare gli ostaggi allo stesso modo in cui vengono trattati i detenuti palestinesi nelle prigioni israeliane rimarrà in vigore “finché il governo israeliano continuerà le sue misure ingiuste nei confronti del nostro popolo e dei nostri prigionieri”, ha detto ancora Hamza.

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