Roma, 7 ott. (LaPresse) – “La prossima legge di bilancio inaugurerà una lunga stagione di rigore e tagli alla sanità, a istruzione e ricerca, alla previdenza, ai contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici, agli enti locali, agli investimenti”. E’ quanto si legge nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea generale della Cgil. “Tutto ciò non è una prospettiva inevitabile, ma il risultato di una precisa scelta politica: quella di non toccare extraprofitti, profitti, rendite finanziare e immobiliari, grandi patrimoni, evasione fiscale e contributiva – aggiunge – E senza un progetto di politiche industriali che vincoli le imprese nazionali e multinazionali a produrre non solo profitto per sé e per gli 2 azionisti, ma ricchezza per i lavoratori e per il paese. Emblematiche le politiche fiscali che si stanno portando avanti con il concordato preventivo, l’ennesimo condono tombale, la flat tax, la mancata restituzione del drenaggio fiscale a carico di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati sempre più tassati nonostante la brutale perdita di potere di acquisto subita in questi anni”.
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