Roma, 9 ott. (LaPresse) – Il Gup del tribunale di Biella ha dichiarato estinto il reato di lesioni aggravate, nell’ambito del processo dove è imputato il parlamentare Emanuele Pozzolo, per la vicenda relativa al colpo di pistola, sparato durante il veglione di Capodanno nei locali della Pro Loco di Rosazza, quando venne ferito di striscio un elettricista di 31 anni, genero del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Il parlamentare venne accusato inizialmente di lesioni personali aggravate e porto abusivo d’arma, in quanto la mini pistola, da cui partì lo sparo, faceva parte della collezione di armi e non poteva essere né portata né trasportata fuori dal domicilio dove era stata dichiarata la detenzione. Nelle scorse settimane però, Luca Campana, l’uomo ferito, aveva ritirato la querela per lesioni che aveva presentato, aprendo così le porte ad una proposta di risarcimento danni e facendo decadere l’accusa di lesioni. Durante l’udienza, che si è svolta a porte chiuse, ha preso la parola la rappresentante della pubblica accusa Francesca Maria Ranieri, illustrando alla giudice per l’udienza preliminare, Francesca Tortora, il contenuto delle perizie balistiche della procura e dei consulenti dell’avvocato, Andrea Corsaro. Le consulenze balistiche erano state stilate, per la procura di Biella dalla dottoressa Raffaella Sorropago e per la difesa dal perito balistico Luca Soldati. La difesa non ha proposto né il patteggiamento e neanche il rito abbreviato. In caso di eventuale rinvio a giudizio, che verrà deciso il prossimo 20 novembre, si sceglierà quindi il giudizio ordinario e si aprirà il dibattimento, per il solo reato di porto abusivo d’arma.
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