Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e capo della Chiesa d’Inghilterra, si è dimesso dopo che un’indagine ha fatto emergere che non ha informato la polizia di abusi fisici e sessuali seriali da parte di un volontario, John Smyth, nei campi estivi organizzati dalla chiesa anglicana. La pressione su Welby è cresciuta, scatenando la rabbia dei fedeli e dei vertici della Chiesa.

Alcuni membri del Sinodo generale, l’assemblea nazionale della Chiesa, avevano lanciato una petizione per chiedere a Welby di dimettersi, affermando che aveva “perso la fiducia del suo clero”. “Credo che farmi da parte sia nell’interesse della Chiesa d’Inghilterra, che amo profondamente e che ho avuto l’onore di servire”, ha annunciato l’arcivescovo di Canterbury in un comunicato.

 

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