Roma, 18 nov. (LaPresse) – “Non si capisce perché la sinistra la butti sempre in rissa e non sappia ragionare in termini pacati. Impari da Gino Cecchettin che ha parlato di confronto sulle idee. Quanto al patriarcato, cioè a una società fondata sul potere giuridicamente e gerarchicamente sovraordinato del padre, ribadisco che dalla riforma del 1975 non esiste più. Esiste il maschilismo contro cui si deve lottare mettendo al centro il valore di ogni persona. Quanto alla violenza sessuale, si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina. Questa è realtà, il resto sono strumentalizzazioni di chi non conosce il dialogo democratico. Mi viene il dubbio che più che lottare per la dignità della donna e contro la violenza sulle donne qualcuno a sinistra voglia solo condurre altre battaglie”.
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