Milano, 21 nov. (LaPresse) – “La decisione antisemita della Corte penale internazionale è l’equivalente al moderno processo Dreyfus e finirà così”. Lo afferma l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo che la Corte dell’Aia ha emesso un mandato d’arresto nei confronti di Netanyahu stesso e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. “La decisione è stata presa da un procuratore capo corrotto che sta cercando di salvarsi la pelle dalle accuse contro di lui di molestie sessuali”, aggiunge la nota, “e da giudici prevenuti motivati dall’odio antisemita verso Israele”.
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