Milano, 23 gen. (LaPresse) – L’assenza della senatrice a vita Liliana Segre nelle sale cinematografiche che proiettano il film ‘Liliana’ “è la sua protesta silenziosa, di pace”. A parlare con LaPresse è Ruggero Gabbai, registra di ‘Liliana’, il film che ha scatenato l’odio social nei confronti della senatrice a vita, internata ad Auschwitz e sopravvissuta allo sterminio. “L’ho sentita ieri – afferma – non le piace quello che accade, ha paura per i messaggi che riceve alla sua età, lei che è una sopravvissuta ad Auschwitz. È vergognoso che abbia la scorta”. “Se è questo che suscita quel film, è giusto che lei abbia deciso di astenersi dal presenziare alla proiezioni – sottolinea – la sua assenza è una protesta anche politica”.

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