Trento, 31 gen. (LaPresse) – “Il tribunale continua a ritenere che vi sia un forte sospetto di occultamento delle prove e che vi siano motivi per la detenzione”. Lo apprende LaPresse da fonti della procura anti-corruzione di Vienna che oggi ha deciso per il prolungamento della carcerazione preventiva di Renè Benko, il magnate austriaco in carcere da giovedì scorso perché sospettato di avere distratto ingenti somme di denaro dal fallimento del Gruppo Signa di cui era a capo. Il tycoon è comparso davanti all’autorità giudiziaria attorno alle 13, anche se l’interrogatorio era stato preventivato per il 7 febbraio.

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