Roma, 21 feb. (LaPresse) – “L’attività che sfocia nell’archiviazione non deve ritenersi inutile o comunque improduttiva in quanto anche in questi casi è stata posta in essere una valutazione dell’azione amministrativa, attività che risulta nella maggior parte dei casi nota anche ai responsabili amministrativi e che pertanto si inserisce nel quadro generale delle attività di vigilanza e controllo sulla gestione amministrativa, pur essendo focalizzata, a differenza delle tipiche attività di controllo intestate alla Corte dei conti, su specifici fatti sospettati di illiceità o irregolarità produttive di danno erariale. In questo contesto può anche essere inquadrato l’esame svolto sulle 104 determinazioni pervenute dalla Sezione centrale di controllo sugli enti sovvenzionati dallo Stato ai sensi della legge 259/1958, trasmesse dalla stessa Sezione nel corso del 2024 in relazione alle possibili ipotesi di danno erariale emerse nel corso dell’attività di controllo, dall’ esame delle quali sono state aperte 7 nuove istruttorie. Le attività istruttorie sviluppate dall’Ufficio hanno prodotto richieste risarcitorie per l’importo complessivo di euro 128.988.581,11”. Così il Procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti Paolo Luigi Rebecchi nel corso della sua relazione esposta questa mattina durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
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