Madrid (Spagna), 28 mar. (LaPresse) – “Io credo che sempre, incluso in una situazione deteriorata” e perfino in “un conflitto bellico”, “ci sia margine per parlare, dialogare e trovare una soluzione”, ma qui “il problema che affrontiamo è quello di una specie di comportamento del ragazzo bullo nel cortile della scuola” che dice: “Io non determino qual è il mio problema ma aggredisco direttamente, ed evidentemente l’Europa non può rimanere ferma e muta davanti a una simile aggressione”. Lo ha detto la vicepresidente esecutiva della Commissione europea per una Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, rispondendo alla domanda se ci sia ancora margine per arrivare a un accordo con gli Usa che eviti l’entrata in vigore dei dazi annunciati dal presidente Donald Trump. “È chiaro” che l’Ue “debba rispondere in modo proporzionato e reciproco”, allo stesso tempo però “mantenendo flessibilità e apertura per risolvere qualsiasi problema”, e “rafforzando le nostre capacità per essere più preparati e non sostituire una dipendenza con un’altra”, ha affermato l’ex ministra socialista spagnola, nell’ambito della V Conferenza sui fondi europei organizzata da elDiario.es a Madrid.

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