Roma, 30 mar. (LaPresse) – Dave Turmel, il boss della mafia canadese di 29 anni, ricercato da tutte le polizie del mondo, per traffico di sostanze stupefacenti e tortura, catturato dagli investigatori del VI distretto di polizia del Casilino, si trovava nella Capitale per trattare grosse partite di droga con i narcos romani legati alla ‘ndrangheta e la camorra che riforniscono le piazze di spaccio di Tor Bella Monaca. La circostanza, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, è emersa durante l’udienza di convalida dell’arresto, davanti ai giudici della Corte d’appello di Roma, che hanno convalidato il mandato d’arresto internazionale diramato dall’Interpol. Nel mandato d’arresto, i magistrati canadesi scrivono: “Nel periodo dal 2 maggio 2022 al 6 gennaio 2023, in località Quebec (Canada), per oltre un anno e mezzo il Servizio di Polizia di Quebec City (SPVQ) ha indagato su una rete di distribuzione di droga nella regione del Quebec. La rete vendeva grandi quantità e diversi tipi di stupefacenti, Soprattutto cocaina e metanfetamina. Finora l’indagine ha dimostrato che Dave Turmel è il leader di questa rete di distribuzione di droga, composta da almeno altri 9 complici, che attraverso l’intimidazione e la violenza controllano la distribuzione e i proventi della sostanza stupefacente”. Le autorità del Canada avevano fissato una taglia di 250.000 dollari per chi fornisse informazioni utili per la sua cattura. Il 29enne, catturato dai poliziotti del Casilino, in un affittacamere di via Ceglie Messapico aveva tre false identità: Sebastien Dumas Menard, Jimmy Arsenault e Antonio Marco Bacci. Proseguono le indagini per rintracciare gli altri componenti della banda arrivati a Roma insieme a Turmel, tra cui la sua compagna.

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