Caso Cecchettin: giudici, 75 coltellate non crudeltà ma inesperienza Turetta

Milano, 8 apr. (LaPresse) – “Aver inferto settantacinque coltellate non si ritiene che sia stato, per Turetta, un modo per infierire crudelmente o per fare scempio della vittima, ma il modo in cui Turetta ha compiuto il femminicidio di Giulia Cecchettin, con una “dinamica” “certamente efferata”, sia stato “conseguenza della inesperienza e della inabilità” del 23enne. È quanto si legge nelle motivazioni – che LaPresse ha visionato – della sentenza con la quale Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo, lo scorso 3 dicembre, per il femninicidio della sua ex fidanzata, Giulia Checchettin, ammazzata nel novembre dell’anno precedente.