L'ex di Cosa Nostra ha finito di scontare la sua pena
(LaPresse) – Giovanni Brusca torna in libertà dopo 25 anni. L’ex boss di mafia, diventato collaboratore di giustizia, ha lasciato nel pomeriggio il carcere romano di Rebibbia. Lo scrive ‘L’Espresso’. Brusca, colui che il 23 maggio 1992 azionò il telecomando della strage di Capaci nella quale morì il giudice Giovanni Falcone, ha terminato di scontare la pena che gli era stata inflitta. Il fine pena è arrivato con un anticipo di 45 giorni deciso dal tribunale di sorveglianza di Roma e recepito dai giudici di Milano.
Quattro anni di libertà vigilata
Brusca, inserito nel programma di protezione, resta sottoposto a quattro anni di libertà vigilata. Nel 2019 la Cassazione aveva respinto la richiesta presentata dalla difesa di Brusca di detenzione domiciliare.
La sorella di Falcone: “Addolorata, ma la legge va rispettata”
“Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso”. Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, dopo la notizia della scarcerazione per fine pena di Giovanni Brusca, l’ex capomafia, poi pentito, che ha premuto il telecomando che ha innescato l’esplosivo nella strage di Capaci . Nell’attentato morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. “La stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle sue rivelazioni, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue”.
La reazione di Salvini: “Non è la giustizia che italiani meritano”
“Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la “giustizia” che gli Italiani si meritano”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, dopo la notizia di Giovanni Brusca tornato libero dopo 25 anni.
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