Amadeus sempre ottimo, Zalone eccellente. La migliore cantante? Elisa
Le pagelle di LaPresse a Sanremo
I voti sulle performance al termine della seconda serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo:
Amadeus – 7,5 – Rotto il ghiaccio nella prima serata e passato il timore legato all’Auditel, stasera è più sciolto e sorridente. Conduce in porto una trasmissione divertente e piena di ritmo tranne in qualche raro passaggio. L’affinità con Checco Zalone non è come quella con il suo amico Fiorello, ma i due insieme funzionano.
Checco Zalone – 9 – Irrompe sul palco dell’Ariston come un uragano, con uno sketch in calabrese in cui stigmatizza a modo suo i preconcetti di genere. Più tardi torna per cantare nei panni di ‘Ragadi’ la canzone ‘Poco ricco’, infine si trasforma in un improbabile virologo, cugino di Al Bano. Strappa risate e fa riflettere, ma soprattutto porta a Sanremo una ventata di comicità pura. Perfetto.
Lorena Cesarini – 7 – L’emozione è palpabile, l’eleganza indiscutibile. Racconta la sua vita, con il cuore in gola ma sempre con un grande sorriso. Sorride anche quando denuncia l’odio social che le è piovuto addosso dopo che Amadeus l’ha scelta per Sanremo. Gli odiatori da tastiera si zittiscono anche così. Si commuove, ride e piange insieme, mentre spiega il razzismo in diretta a milioni di spettatori. Un’immagine che resterà. Meno bene quando canta ‘Non amarmi’ incitata da Amadeus.
Laura Pausini – 8 – Sale sul palco da vera star ma non nasconde comunque l’emozione. Canta il suo nuovo singolo, ‘Scatola’, “Qualcosa che contiene qualcosa di più importante, questa Laura che parla a quella Laura lì, quella del 1993”, quando cantò ‘La Solitudine’ e vinse. Poi l’annuncio ufficiale della conduzione dell’Eurovision, accanto a Mika e Alessandro Cattelan. Serata da ricordare.
Sangiovanni – 6 – Sale sul palco con disinvoltura ed essendo il primo a esibirsi non è scontato. Molto ritmo per la sua ‘Farfalle’, il ritornello si ricorda facilmente. Fin troppo facile prevedere che spopolerà tra i giovanissimi.
Giovanni Truppi – 6,5 – Si presenta in canottiera e Amadeus ci scherza su, ma lui vince l’emozione e dà vita a un’esibizione spensierata con una canzone particolare, ‘Tuo padre, mia madre, Lucia’. Sfrutta perfettamente la sua occasione di farsi conoscere al grande pubblico, con stile.
Le Vibrazioni – 6,5 – Unica band in gara, ‘Tantissimo’ è anche l’unico pezzo che strizza l’occhio al rock. Esibizione meno potente del previsto, ma restano una garanzia.
Emma – 7 – Canzone orecchiabile e un tocco in più con la direzione dell’orchestra affidata a un’ispirata Francesca Michielin. Tra i favoriti della vigilia, può fare strada con la sua ‘Ogni volta è così’.
Matteo Romano – 6,5 – Paga l’emozione legata alla sua giovanissima età. La canzone si intitola ‘Virale’, e lui, fenomeno dei social, spera che lo diventi.
Iva Zanicchi – 5,5 – ‘Voglio amarti’ è una classica canzone da Festival, ma di qualche anno fa. Interpretazione di classe.
Ditonellapiaga e Rettore – 7 – L’obiettivo è fare scandalo con un brano che parla apertamente di sesso e che in un passaggio recita ‘delle suore me ne sbatto totalmente’. Obiettivo centrato a metà con la loro ‘Chimica’.
Elisa – 8,5 – Eterea in un lungo abito bianco, torna all’Ariston dopo la vittoria del 2001. Incanta con ‘O forse sei tu’. Regina.
Fabrizio Moro – 6,5 – Brano orecchiabile e già parte della colonna sonora del primo film che l’artista ha girato da regista, ‘Ghiaccio’, ‘Sei tu’ convince ma non sfonda. Il film, però, è di quelli da non perdere.
Tananai – 5,5 – Paga la tensione di esordire tra i Big sul palco più importante. Canta con voce a tratti più bassa del necessario e la performance non è il massimo. Per la sua ‘Sesso occasionale’ serve una prova d’appello.
Irama – 6,5 – Riesce a tornare sul palco dell’Ariston dopo un’edizione in quarantena, in cui era stato proiettato il video delle sue prove. ‘Ovunque sarai’ è una ballata che può conquistare una fetta di pubblico.
Aka 7even – 6 – La canzone, ‘Perfetta così’, ha un buon ritmo, anche lui però nell’esibizione paga un po’ la tensione del debutto a Sanremo. Grandi margini nelle prossime serate.
Highsnob e Hu – 7,5 – Un duetto ben assortito per una canzone che colpisce nel segno e rimane da subito. La loro ‘Abbi cura di te’ è forse la vera outsider di questo Festival.
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