Il sovrintendente del Teatro presenta la Prima, in programma il 7 dicembre a Milano
(LaPresse) “Con il ‘Boris Godunov‘ non facciamo propaganda a Putin, mostriamo un grande capolavoro della storia dell’arte”. Lo ha detto il sovrintendente della Scala di Milano, Dominique Meyer, presentando la Prima in programma il 7 dicembre. “Siamo stati i primi a fare qualcosa”, per l’Ucraina ricorda Meyer. “Poi – sottolinea – abbiamo deciso di fare un grande concerto e abbiamo raccolto 400mila euro per le vittime…è una goccia nell’oceano del dolore di queste persone, ma è quello che la Scala può fare. Abbiamo accolto bambini della scuola di danza di Kiev, trovando qui alloggio anche per i genitori, senza sbandierarlo”. Meyer ricorda però che “quando abbiamo presentato questa apertura della stagione, mi hanno fatto domande solo sulla questione politica. E io ripeto, fare il Boris Godunov è una decisione che abbiamo preso tre anni fa ed è impossibile cancellarlo. E poi perché dovremmo? Non facciamo propaganda di Putin, ma mostriamo un grande capolavoro della storia dell’arte”. “Noi – conclude Meyer – abbiamo rispetto per i capolavori, e in questa presentazione non c’è niente che vada contro l’Ucraina”.
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