Sicurezza, il rapporto: aumentano reati violenti commessi da minori

Cresce il numero di risse e rapine. Su del 6% i denunciati o arrestati per violenza sessuale

Le segnalazioni di minori, denunciati o arrestati sul territorio nazionale tra il 2010 e il 2022, estrapolate dalla Banca Dati delle Forze di Polizia, evidenziano nel complesso un incremento delle segnalazioni per reati caratterizzati dall’uso della violenza, in particolare lesioni, rissa, rapine. E’ quanto emerge dal report ‘Criminalità minorile in Italia 2010-2022’ realizzato dal Servizio Analisi Criminale – ufficio interforze della Direzione Centrale della Polizia Criminale – che analizza le segnalazioni di minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, denunciati o arrestati sul territorio nazionale, estrapolate dalla Banca Dati delle Forze di Polizia.

Gli stessi trend sono stati confermati dai dati relativi alla popolazione carceraria ristretta negli istituti penali minorili nel medesimo arco temporale. Tra il 2010 ed il 2022, i delitti contestati ai soggetti in ingresso negli Ipm registrano un incremento del 21,65%. Le segnalazioni di minori per minaccia registrano un incremento del 33,65% tra il 2010 e il 2022. Nel 2017 rispetto al 2010 si rileva un aumento del 18,40%, seguito da un decremento nel biennio 2018-2019 e da un nuovo incremento del 27,64% tra il 2019 ed il 2022, anno in cui si registra il picco. Le segnalazioni di minori per rissa evidenziano un aumento del 57,40% tra il 2010 ed il 2022. In particolare, si registra un forte incremento a partire dal 2018 (437 segnalazioni nel 2018 e 957 del 2022). Anche le segnalazioni per percosse registrano un incremento significativo dal 2010 al 2022 (340 segnalazioni nel 2010 e 696 nel 2022). Tra il 2019 ed il 2021 si rileva un aumento del 24,10%, seguito tra il 2021 ed il 2022 da un’ulteriore crescita del 35,15%.

Minori, rapporto: +6% arresti per violenza sessuale

Le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per violenza sessuale presentano un andamento irregolare, con un incremento del 6,59% tra il 2010 ed il 2022 (273 segnalazioni nel 2010 e 291 nel 2022). Il valore minimo è rilevato nel 2015 (195 segnalazioni), il valore massimo nel 2022 (291 segnalazioni). Nel 2020 si segnala un incremento del 6,61% rispetto al 2019, con 15 segnalazioni in più rispetto all’anno precedente

Le segnalazioni di minori per omicidio volontario consumato registrano un decremento del 10% dal 2010 al 2022 (rispettivamente 30 e 27) mentre quelle per tentato omicidio aumentano del 32,31% (65 segnalazioni nel 2010, 86 nel 2022). Dal 2019 si rileva un incremento delle segnalazioni per tentato omicidio. Nel biennio 2021-2022 si registra un’analoga tendenza anche per le segnalazioni di minori per omicidio volontario consumato: 11 segnalazioni nel 2020, 17 nel 2021 e 27 nel 2022. Le segnalazioni di minori stranieri per violenza sessuale registrano un incremento del 54,37% tra il 2010 ed il 2022 (103 nel 2010, 159 nel 2022). Si rilevano i due picchi positivi (in valore assoluto) nel 2013 e nel 2022; negli stessi anni le segnalazioni di minori stranieri sono più numerose di quelle dei Minori italiani (56,62% nel 2013 e 54,64% nel 2022). 

Minori, rapporto: da ‘criminali precoci’ nessuna empatia con la vittima

“Recenti episodi violenti di cronaca che coinvolgono giovani evidenziano la totale assenza di empatia nei confronti della vittima. Tali comportamenti potrebbero celare una fortissima fragilità e incapacità a gestire le relazioni interpersonali da parte degli autori”, segnala il report, che lancia inoltre un allarme sull’utilizzo dei “social media e altre piattaforme online possono essere utilizzati per reclutare o radicalizzare giovani in attività criminali o estremiste”. La criminalità minorile online “può anche includere cyberbullismo, stalking e molestie, facilitati dall’uso dei social media e di altre piattaforme digitali. Il web può diventare anche il mezzo di diffusione prediletto tra i giovani di un immaginario ed un lessico brutali, come quelli di alcuni trapper che veicolano messaggi antisociali”, si legge nelle considerazioni finali del report. 

Minori, Delfini: “Messaggi negativi trapper influiscono su crimini”

I trapper “talvolta sono simboli negativi e danno un messaggio di un successo immediato magari raggiunto anche attraverso la commissione di crimini. In alcuni casi anche con la mancanza di rispetto nei confronti delle donne. Quindi con dei messaggi non positivi che in alcune menti che non hanno ancora sviluppato una capacità critica – come quelle dei minori – possono portare all’emulazione”. Così Stefano Delfini, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, direttore del Servizio Analisi Criminale, a margine della presentazione del rapporto. “I giovani pensano che quella sia la via o meglio la scorciatoia per il successo ma invece bisogna proporre ai ragazzi messaggi positivi, esempi positivi, dando delle alternative culturali, sportive e cercare di fargli scoprire le loro attitudini e le loro capacità perché ognuno di questi ragazzi ne ha”, conclude.