Il tecnico leccese ha firmato un contratto triennale con i partenopei
Inizia una nuova avventura per Antonio Conte. Il tecnico pugliese è diventato ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli, dopo l’ultima esperienza sulla panchina del Tottenham terminata con la risoluzione contrattuale nel marzo del 2023.
Ripercorriamo le tappe più importanti della carriera da allenatore di Antonio Conte, dall’esordio a Siena fino a oggi.
Antonio Conte, la carriera da allenatore
Dopo più di 400 partite giocate tra Lecce e Juevntus e tredici trofei conquistati, di cui cinque scudetti e una Champions League, nel 2004 Antonio Conte appende gli scarpini al chiodo.
Passa solo un anno e per Conte arriva già la prima esperienza in panchina, quella del Siena, come vice di Luigi De Canio. Dopo la salvezza conquistata con un 17° posto, arriva l’esordio come primo allenatore ad Arezzo. Dopo nove giornate, cinque pareggi e quattro sconfitte, viene esonerato, per poi venir richiamato nel girone di ritorno, ma senza evitare la retrocessione in Lega Pro. L’anno successivo arriva la chiamata del Bari. Proprio con i pugliesi, arriva la prima gioia da allenatore per Conte: la squadra conquista la promozione in A dopo otto anni, e con ben quattro turni di anticipo.
Nella stagione 2009-2010 esordisce in panchina in Serie A con l’Atalanta, ma la sua avventura con i bergamaschi si conclude con le dimissioni nel gennaio del 2010, dopo solo 13 punti conquistati nelle prime tredici giornate. Il riscatto non si fa attendere: Conte torna a Siena e ottiene la sua seconda promozione in carriera con tre giornate di anticipo.
Un risultato che convince la Juventus a puntare su di lui. Conte non delude le aspettative ed entra subito nella storia della Juve eguagliando il record storico della stagione 1949-50 con diciassette risultati utili consecutivi dalla prima di campionato. Al termine della stagione, arriva il suo primo scudetto da allenatore, dopo un lungo testa a testa con il Milan. Nei due anni successivi, la Juventus di Antonio Conte continua a dominare in Italia, conquistando altri due scudetti e stabilendo il record di 102 punti nella stagione 2013-2014. Tuttavia i successi in patria non vanno di pari passo con il cammino dei bianconeri in Europa: prima l’elimazione ai quarti contro il Bayern nella stagione 2012-2013, poi l’uscita dalla Champions sotto la neve di Istanbul contro il Galatasaray e la successiva sconfitta contro il Benfica in semifinale di Europa League, a un passo dalla finale in casa a Torino.
La mancata crescita in Europa e altri malumori, portano all’addio il 15 luglio 2014, a ritiro già iniziato. Passa poco più di un mese e per Conte si spalancano le porte della Nazionale. Alla guida degli Azzurri, centra la qualificazione agli Europei del 2016, dove supera i gironi e compie una grande impresa sconfiggendo la Spagna agli ottavi di finale. L’Italia di Conte viene eliminata il turno successivo ai rigori contro la Germania, segnando l’epilogo di Conte come Ct.
Per Conte non esiste riposo e, dodici giorni dopo l’eliminazione dall’Europeo, firma con il Chelsea. Il tecnico non impiega molto tempo a entrare nei cuori dei tifosi di Stamford Bridge e a fine stagione Conte diventa il quarto allenatore italiano della storia (con Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Claudio Ranieri) a conquistare la Premier League. L’anno successivo non è altrettanto fortunato: eliminazione agli ottavi di Champions e quinto posto in campionato. Tuttavia la sua aventura con i Blues termina con la vittoria dell’FA Cup contro il Manchester United di José Mourinho.
Questa volta Conte si prende un anno sabbatico e nell’estate 2019 ricomincia da Milano, sponda Inter. Qui ricompone la coppia vincente insieme a Giuseppe Marotta, ma il primo anno si chiude con il secondo posto in campionato, vinto dalla Juventus di Sarri, e il rimpianto della finale di Europa League persa 3-2 contro il Siviglia. La stagione successiva è decisamente più gloriosa: l’Inter di Conte domina il girone di ritorno e i nerazzurri conquistano il 19° scudetto della storia, il quarto per Conte da allenatore.
Il piano di ridimensionamento dell’Inter non convince l’allenatore, desideroso di fare il salto di qualità in Champions, e le due parti decidono di separarsi. Nell’estate del 2021, Conte torna a Londra e firma con il Tottenham. Parte subito registrando una serie di 9 risultati consecutivi e porta gli Spurs al 4° posto che vale il ritorno in Champions dopo due anni. Tuttavia, la stagione successiva è un disatro: l’annata personale di Conte è segnata dalla scomparsa di Giampiero Ventrone, preparatore atletico dei londinesi e uno dei punti di riferimento per l’allenatore salentino, costretto a sua volta anche da un successivo periodo di convalescenza per un’operazione alla cistifellea. Così, il 26 marzo 2023 l’esperienza si conclude e arriva la risoluzione del contratto.
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