Un gol nel primo tempo e tre nella ripresa che valgono alla squadra di Simone Inzaghi i primi tre punti della sua stagione europea

Alle prese con l’inchiesta della Procura di Milano che ha svelato i rapporti poco chiari con i suoi ultras della Curva Nord, l’Inter ritrova il sorriso in Champions League battendo agevolmente la Stella Rossa per 4-0 a San Siro. Un gol nel primo tempo e tre nella ripresa che valgono alla squadra di Simone Inzaghi i primi tre punti della sua stagione europea, dopo il pari contro il Manchester City. Inter in gol nella prima frazione con Calhanoglu su punizione e nella ripresa con Arnautovic, Lautaro e con il primo centro in nerazzurro di Taremi. Tutto sommato positiva la prova delle ‘seconde linee’ nerazzurre, in particolare del centravanti iraniano, autore anche di due assist, e dello stesso Arnautovic. La Stella Rossa si accontenta di limitare i danni e di mettere in mostra il giovane trequartista Maksimovic. Inter che sale a quota 4 punti nella maxi classifica di questa nuova Champions League. Inzaghi si affida al turnover per la seconda partita stagionale in Champions. In difesa c’è De Vrij al posto di Acerbi: a centrocampo Zielinski per l’infortunato Barella con Carlos Augusto a sinistra e Dimarco in panchina; in avanti la coppia Taremi-Arnautovic con Lautaro e Thuram a rifiatare. Nella Stella Rossa da segnalare la presenza dell’ex milanista Krunic a centrocampo. Clima surreale a San Siro, in Curva Nord non compaiono striscioni e coreografie come di consueto anche se non manca il sostegno ai giocatori durante tutta la gara. Nel prepartita, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha tranquillizzato i tifosi sull’inchiesta della procura di Milano sul mondo ultras. “L’Inter è una società integerrima, che agisce in modo molto trasparente e questi sono i presupposti per non temere nulla, confidando che magistratura e forze dell’ordine possano arrivare alla fine ad eliminare questo fenomeno di criminalità dallo stadio”, ha dichiarato il massimo dirigente nerazzurro. La partita contro la compagine serba non è affatto una formalità, anche se l’Inter di fatto la risolve in meno di un quarto d’ora.

Dopo un gol annullato ad Arnautovic per fuorigioco, i nerazzurri passano in vantaggio all’11’ con una micidiale punizione dai venti metri di Çalhanoglu che si infila all’incrocio dei pali. Padrona assoluta del campo, l’Inter trova poco dopo anche il raddoppio con Dumfries ma ancora una volta l’arbitro annulla per fuorigioco. Senza eccessivi sforzi, la squadra di Inzaghi si rende più volte pericolosa con i tiri dalla distanza di Mkhitaryan, di Bastoni, di Zielinski e di Pavard. Stella Rossa pericolosa solo con un paio di tentativi del talent classe 2007 Maksimovic. Poco prima dell’intervallo ancora Mkhitaryan si divora letteralmente il raddoppio, sparando alto di sinistro a due passi dal portiere. Si fa vedere di nuovo anche la squadra serba, con Silas che impegna Sommer con un insidioso colpo di punta in area di rigore. Quando abbassa troppo i ritmi, l’Inter consente alla Stella Rossa di restare in partita e creare anche qualche piccolo grattacapo. Secondo tempo giocato ad alti ritmi, con la Stella Rossa molto propositiva guidata dalla fantasia del giovane Maksimovic. I serbi protestano anche per un possibile tocco di mani in area di Mkhitaryan non ravvisato dall’arbitro. Proprio il centrocampista armeno sul versante opposto si rende ancora pericoloso con una delle sue incursioni in area, ma la mira è ancora sbagliata. Il raddoppio dell’Inter è solo rimandato al 58′, quando Arnautovic batte il portiere da due passi su assist perfetto di un ottimo Taremi. Stella Rossa al tappeto. L’Inter ora gioca sul velluto e sfiora subito il tris ancora con Arnautovic e poi con Carlos Augusto in contropiede.

Messo al sicuro il risultato, Inzaghi può far ruotare i suoi uomini inserendo Lautaro, Frattesi e Acerbi per Arnautovic, Mkhitaryan e De Vrij. Ed è proprio il capitano, praticamente al primo pallone toccato, a segnare il 3-0 con un diagonale vincente su assist ancora di un ottimo Taremi. Nel finale l’Inter rischia di dilagare, sfiorando il poker con Dumfries e trovandolo poi all’81’ con un rigore di Taremi dopo un fallo in area su Lautaro. Bello il gesto del capitano interista, che dopo essersi procurato il penalty consegna la palla al suo compagno ancora alla ricerca del suo primo gol stagionale. La gara tra l’altro si ferma per qualche minuto, perchè l’arbitro segnala un guasto al collegamento con il Var. Poco male, ormai la partita era già segnata.

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