Il Pontefice al teatro Lyrick di Assisi ha ascoltato le testimonianze di diversi giovani: "Vivete epoca non facile tra guerre e Covid"

Papa Francesco sprona i giovani a farsi sentire anche se non hanno nulla da dire. Il Pontefice è giunto ad Assisi per l’evento ‘Economy of Francesco’. Nel corso delle testimonianze dei ragazzi Bergoglio è intervenuto dicendo: “Se non avete niente da dire almeno fate chiasso”.

L’incontro con i giovani è avvenuto nella cornince del teatro Lyrick di Assisi. Il Papa è atterrato nel piazzale vicino al Paleventi per poi spostarsi in auto fino al vicino teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli. Ad accoglierlo tre giovani di EoF, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, il vescovo monsignor Sorrentino, le massime autorità civili, i membri del Comitato organizzatore, i rappresentanti delle famiglie francescane e della Pro Civitate Christiana.

Dopo un momento artistico-culturale, il benvenuto, l’introduzione e otto testimonianze di giovani da tutto il mondo, il discorso del Santo Padre a siglare il Patto con i giovani di Economy per avviare il cambiamento dell’economia da lui stesso voluto. Poi, dopo vari momenti musicali e teatrali e dei video, è stato il momento delle testimonianze di otto giovani. Poi il discorso di Bergoglio nel quale sono stati tanti gli argomenti toccati: dal lavoro al clima, dall’economia all’ambiente. 

Vivete epoca non facile tra guerre e Covid

Parlando dell’attualità, il Papa ha detto ai giovani: “State vivendo la vostra giovinezza in un’epoca non facile: la crisi ambientale, poi la pandemia e ora la guerra in Ucraina e le altre guerre che continuano da anni in diversi Paesi, stanno segnando la vostra vita”. 

 

 

Economia e società senza giovani sono tristi e ciniche

Sul tema economico, il numero uno del Vaticano ha spiegato che “una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il ‘non ancora’, siete anche il ‘già’, siete il presente”, ha dichiarato Bergoglio che ha poi aggiunto: “Un’economia di Francesco non può limitarsi a lavorare per o con i poveri. Fino a quando il nostro sistema produrrà scarti e noi opereremo secondo questo sistema, saremo complici di un’economia che uccide”.

“Chiediamoci allora: stiamo facendo abbastanza per cambiare questa economia, oppure ci accontentiamo di verniciare una parete cambiando colore, senza cambiare la struttura della casa? Forse la risposta non è in quanto noi possiamo fare, ma in come riusciamo ad aprire cammini nuovi perché gli stessi poveri possano diventare i protagonisti del cambiamento”, si è domandato il Papa.

Papa Francesco ad Assisi all’incontro ‘Economy of Francesco’  (AP Photo/Gregorio Borgia)

Il lavoro sia degno e ben remunerato per tutti

Tra i tanti argomenti trattati Francesco ha parlato anche di quale sia il ruolo dei giovani e delle donne all’interno del mondo del lavoro. “Voi siete soprattutto studenti, studiosi e imprenditori, ma non dimenticatevi del lavoro, non dimenticatevi dei lavoratori. Il lavoro è già la sfida del nostro tempo, e sarà ancora di più la sfida di domani. Senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le diseguaglianze aumentano” mentre “bisogna creare buon lavoro, lavoro per tutti”, ha detto il Papa che ha poi spiegato: “C’e’ una schiavitù della donna che non può essere madre perché appena cresce la pancia non la fanno lavorare” o ‘la cacciano dal lavoro”.

Non abbiamo custodito pianeta e pace

 Inevitabile il riferimento all’ambiente, tema assai caro a Francesco. “La nostra generazione vi ha lasciato in eredità molte ricchezze, ma non abbiamo saputo custodire il pianeta e non stiamo custodendo la pace. Voi siete chiamati a diventare artigiani e costruttori della casa comune, una casa comune che sta andando in rovina”, ha detto il Papa.

La firma del patto con giovani per ‘Economia di Francesco’

L’incontro del Papa coi giovani ad Assisi per l’evento ‘Economy of Francesco” si è concluso con la firma del Patto, ovvero dell’assunzione degli impegni da parte dei giovani, sottoscritto dal Pontefice. Il Santo Padre ha incointrato i giovani economisti, imprenditori e changemaker giunti da oltre 100 Paesi del mondo per la terza edizione dell’evento, la prima in presenza.

“La tecnica può fare molto: ci insegna il ‘cosa’ e il ‘come’ fare: ma non ci dice il ‘perché’; e così le nostre azioni – ha detto il Papa -diventano sterili e non riempiono la vita, neanche la vita economica.

 

Trovandomi nella città di Francesco, non posso non soffermarmi sulla povertà. Fare economia ispirandosi a lui significa impegnarsi a mettere al centro i poveri. A partire da essi guardare l’economia, a partire da essi guardare il mondo. Senza la stima, la cura, l’amore per i poveri, per ogni persona povera, per ogni persona fragile e vulnerabile, dal concepito nel grembo materno alla persona malata e con disabilità, all’anziano in difficoltà, non c’è ‘Economia di Francesco’”.

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