Il presidente della Cei è intervenuto al Congresso Nazionale della Uil

La Chiesa ha una posizione e mantiene la fermezza nella lotta contro l’eutanasia“. Lo ha detto a LaPresse il presidente della Cei, Matteo Zuppi, parlando del suicidio assistito e rispondendo a una domanda sul caso di Stefano Gheller, affetto dalla nascita da una grave forma di distrofia muscolare per la quale vive da dieci anni attaccato a un respiratore, al quale l’azienda sanitaria di Vicenza ha riconosciuto il diritto al suicidio assistito.

“La Chiesa è contro le sofferenze, contro il fatto che non ci sia per le debolezze e fragilità di ognuno, che tutti abbiamo – ha affermato, a margine del 18esimo congresso della Uil, in corso a Bologna fino a domenica prossima – La Chiesa manifesta attenzione, rispetto e vicinanza, e lotta affinché siamo garantite tutte le difese le cure palliative alla protezione delle fragilità”.

“C’era una discussione in Parlamento sul fine vita, credo che servano riferimenti chiari che aiutino a difendere la grandezza della vita perché non sia mai una scelta individuale. È vero che la vita è di ciascuno, ma deve interessare tutti”, ha concluso.

 

 

“Garanzie sul lavoro per evitare massacro”

“Dobbiamo esigere rispetto, garanzie e sicurezza per evitare un massacro che non solo non accenna a diminuire, ma aumenta. Dobbiamo trovare tutti gli strumenti utili per fare il modo che il lavoro sia per la vita e non la vita per il lavoro. Mettere al centro la persona significa la difesa della vita, ma soprattutto che il lavoro non costi la vita. Non deve essere pericoloso lavorare. Ma significa avere un lavoro stabile e sicuro. La lotta al precariato vuol dire difendere la dignità della vita” è il messaggio del presidente della Cei dal palco del Congresso Nazionale della Uil.

 

Ucraina, continuare a difendere la pace

Sul conflitto in Ucraina è “indispensabile continuare con l’impegno per la pace, continuando a sforzarsi per l’Europa. Che non si diventi autoreferenziali, però, guardando solo a noi stessi. Continuiamo ad accogliere gli altri popoli, ad andare a Sud. Si vince solo se siamo uniti”.

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