Il Pontefice è atterrato con un volo Ita Airways partito dall'aeroporto di Fiumicino. Il Pontefice: "Un viaggio all'insegna del dialogo"

Papa Francesco in Bahrein per il suo 39esimo viaggio apostolico, che durerà fino al 6 novembre. Il Pontefice è stato accolto dal re Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa e, nel suo discorso ufficiale davanti alle autorità del luogo, ha nuovamente denunciato gli orrori della guerra. “Oggi assistiamo, ogni giorno di più, ad azioni e minacce di morte. Penso, in particolare, alla realtà mostruosa e insensata della guerra, che ovunque semina distruzione e sradica speranza. Nella guerra emerge il lato peggiore dell’uomo: egoismo, violenza e menzogna. Sì, perché la guerra, ogni guerra, rappresenta anche la morte della verità“, ha detto Francesco, che ha chiesto di abbandonare la “logica delle armi” e tramutare “le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione”. 

 

 

Definendosi “seminatore di pace“, il Pontefice ha invitato ad aumentare la solidarietà tra religioni e culture: “Non permettiamo che secchino le radici dell’umano. Lavoriamo insieme, lavoriamo per l’insieme, per la speranza”. Ma Francesco ha anche affrontato il tema dei diritti umani, in un paese in cui negli ultimi anni ci sono state più di 50 condanne a morte: “I diritti umani fondamentali non vengano violati, ma promossi. Penso anzitutto al diritto alla vita, alla necessità di garantirlo sempre, anche nei riguardi di chi viene punito, la cui esistenza non può essere eliminata”.

 

 

Il Pontefice è partito dall’aeroporto di Roma Fiumicino a bordo di un volo Ita Airways ad impatto ambientale zero CO2, un Airbus A330 con la livrea azzurra. Al suo arrivo alla Sakhir Air Base di Awali, Francesco è stato accolto dal re del Bahrein, Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, insieme a parte della famiglia reale. Alcuni bambini in abito tradizionale hanno sparso petali di rose mentre il Papa e i Reali hanno attraversato la Guardia d’Onore e salutato le rispettive Delegazioni. Poi hanno raggiunto la Royal Hall per un breve incontro privato, a cui partecipa, tra gli altri, anche il Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Dopo lo scambio dei doni, i Reali accompagnano il Santo Padre nel cortile del Palazzo Reale per la cerimonia di benvenuto e l’incontro con le Autorità, la Società Civile e il Corpo Diplomatico.

L’arrivo del Papa in Bahrein – IL VIDEO

 

 

 

Poco prima della partenza il Pontefice ha inviato al Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella un telegramma: “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi nel regno del Bahrein, pellegrino di pace e di fraternitá, per testimoniare l’importanza dell’incontro tra civiltà, religioni e culture, mi è caro rivolgere a Lei, signor presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del caro popolo italiano, cui invio volentieri la mia benedizione”. 

 

 

“Sarà un Viaggio all’insegna del dialogo: parteciperò infatti a un Forum che tematizza l’imprescindibile necessità che Oriente e Occidente si vengano maggiormente incontro per il bene della convivenza umana”, aveva scritto Papa Francesco su Twitter.

La partecipazione del Papa al “Bahrain forum for dialogue: east and west for human coexistence” nel complesso del ‘Sakhir Royal Palace’ è prevista alle 10 di venerdì, dopo la quale il Santo Padre avrà un incontro privato con il grande Imam di Al-Azhar e poi con i membri del “Muslim Council of Elders”. Il 5 novembre alle ore 8.30 presiederà la Santa Messa al “Bahrain National Stadium”.

Il saluto ai rifugiati ucraini prima della partenza

Prima di recarsi in aeroporto per il viaggio apostolico in Bahrein, Papa Francesco ha salutato a Casa Santa Marta tre famiglie di rifugiati dall’Ucraina, ospitati da famiglie italiane. Come informa la Sala Stampa vaticana, si tratta della moglie di un sacerdote ortodosso, con due figli con sé, uno di 18 anni e una di 14 anni, dalla regione di Kropyvnytskyi, a 150 km da Mykolaiv. Il marito e il figlio maggiorenne sono rimasti in Ucraina. Presente poi una mamma di 30 anni con due figlie di 4 e 7 anni scappati dalla città di Zaporizhzhia e una donna di 53 anni con un figlio di 13 anni, con disabilità grave, e la mamma di 73 anni, da Kyiv. Lo riporta Vaticanews.

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