Il numero delle dipendenti donne in Vaticano ha sfondato il muro delle 1000 persone: sono 1165 rispetto alle 846 di inizio Pontificato
Uno dei temi su cui Papa Francesco ha operato scelte sorprendenti in questi dieci anni di Pontificato è quello relativo al ruolo della donna nella società e nel mondo della Chiesa. Da un lato, a livello generale, sono stati svariati gli interventi con cui Bergoglio ha puntato l’attenzione sulla necessità di arrivare a una reale parità tra uomo e donna, condannando con fermezza la piaga delle violenze. Ma è sul ruolo della donna della Chiesa che Francesco ha compiuto atti mai visti prima. Lo ha fatto col suo stile semplice, ma diretto. Quello stile che sta alla base dei tanti cambiamenti che sta apportando in maniera rivoluzionaria.
Sin dagli inizi del pontificato infatti ha sottolineato come le donne non possono non essere incluse nel percorso della Chiesa. “Anche la Chiesa può avvantaggiarsi dalla valorizzazione delle donne. Ma il ruolo della donna nella Chiesa va molto al di là della funzionalità. È su questo che bisogna continuare a lavorare. Molto al di là”, ha sottolineato durante l’udienza dell’otto marzo 2023.
Idee che hanno trovato piena concretizzazione. Il numero delle dipendenti donne in Vaticano ha sfondato il muro delle 1000 (sono 1165 rispetto alle 846 di inizio Pontificato), le nomine di Barbara Jatta, prima direttrice donna dei Musei Vaticani, e Cristiane Murray, vicedirettrice della Sala Stampa Vaticana uno scossone.Ma è nel luglio del 2022 che Francesco dà piena attuazione al ruolo delle donne della Chiesa. Lo fa nominando tre donne al Dicastero per i Vescovi: suor Raffaella Petrini, Yvonne Reungoat e Maria Lia Zervino. Una prima volta assoluta, una pagina indelebile nella millenaria storia della Chiesa.
Passano pochi mesi e, a novembre, Francesco designa Raffaella Giuliani segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e Antonella Sciarrone Alibrandi Sottosegretaria del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Insomma tanta fiducia e un segnale al mondo intero sul tema della parità.Su un punto, però, Bergoglio ha tenuto il punto: il netto no all’ordinazione di una donna sacerdote. Una secchiata d’acqua gelata per chi, soprattutto in Germania, confidava in un’apertura che non è arrivata. Le donne, come ha detto Francesco, si meritano un applauso. Lui, oltre agli applausi, ha dato alle donne centralità nella sua Chiesa.
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