Il Santo Padre è giunto in ospedale in seguito ad un malore dopo la consueta udienza del mercoledì, mentre si trovava nella sua abitazione di Santa Marta
Preoccupazione per Papa Francesco, che ieri pomeriggio è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma perché “nei giorni scorsi ha lamentato alcune difficoltà respiratorie per effettuare alcuni controlli medici. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria, esclusa l’infezione da Covid 19, che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”, come fa sapere il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Il Papa è giunto in ospedale in seguito ad un malore dopo la consueta udienza del mercoledì, mentre si trovava nella sua abitazione di Santa Marta.
Papa Francesco è stato immediatamente sottoposto a una tac al torace, che avrebbe dato esito negativo. Un affaticamento che, come riferiscono fonti sanitarie a LaPresse, avrebbe reso necessaria la macchina dell’emogasanalisi in stanza per monitorarlo costantemente. Il Pontefice passerà quindi qualche giorno nell’ ‘appartamento papale’, al decimo piano dell’ospedale romano. La degenza avrebbe reso necessario l’annullamento degli impegni del Pontefice per i prossimi giorni, a partire dalle udienze di domani e dopodomani. Nessuna informazione, al momento, dal Vaticano sulle celebrazioni in vista della domenica delle Palme e della settimana santa fino al clou di Pasqua.
L’ultima volta che il Papa aveva varcato la soglia del policlinico Gemelli era stato il 4 luglio del 2021, quando dopo l’Angelus venne ricoverato e operato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Rimase ricoverato per dieci giorni. Bergoglio è il secondo Papa che si è affidato alle cure dell’ospedale romano. Prima di lui Giovanni Paolo II che vi venne ricoverato ben 7 volte, la prima nel 1981, quando vi era stato portato in circostanze drammatiche dopo l’attentato in Piazza San Pietro: una frequentazione che lo portò a coniare l’espressione ‘Vaticano numero tre’ per definire l’ospedale romano.
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