Lo ha detto lui stesso a margine della preghiera per la Giornata del Rifugiato. Sui migranti: "Mai mettere in discussione legge del mare"
“Voglio andare a Mosca, spero presto, per la prevista seconda tappa” della missione di pace. Così l’inviato del Papa per l’Ucraina, cardinale Matteo Zuppi a margine della preghiera organizzata per la Giornata Mondiale del Rifugiato dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma.”Speriamo di continuare al fare tutto il possibile per aiutare gli auspici di pace”, ha aggiunto.
“Certamente ci confronteremo prima del viaggio a Mosca”, ha aggiunto. “Viaggerò con la Segreteria di Stato, sarà in piena sintonia per questo importante servizio che Papa Francesco non si stanca di fare per la pace. Tutti gli incontri sono importanti. Il Papa unisce la pazienza e l’urgenza. È una trama che va costruita per la risoluzione del conflitto”, aggiunge Zuppi. “Le parole di incoraggiamento di Mosca alla missione del Vaticano sono “un’indicazione positiva da verificare. Abbiamo accolto con riconoscenza tutto questo”.
Migranti, Zuppi: “Mai mettere in discussione legge del mare”
“Non dobbiamo mai accettare che sia messa in discussione in nessuna occasione l’umanissima e responsabile legge del mare, regola di umanità per cui chiunque stia in pericolo sia salvato e custodito. È in pericolo. Si salva”, ha poi detto Zuppi, nella sua omelia alla veglia di preghiera ‘Morire di speranza’ a Santa Maria in Trastevere a Roma.”Serve un sistema di accoglienza per tutti. Un sistema legale perché solo con la legalità si combatte l’illegalità. L’Europa deve garantire flussi, corridoi umanitari”, ha aggiunto.
Zuppi sull’Ucraina
“Le eredità delle guerre durano anni”, ha detto l’arcivescovo. “Gesù – ha aggiunto Zuppi – ci ricorda che vi sono anche carestie e terremoti, in vari luoghi. Ci mette in guardia dai falsi profeti che ingannano facendoci credere sicuri, mentre siamo solo più esposti e meno umani”.
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