“Lo Spirito ha distribuito doni di profezia nel santo Popolo di Dio: ecco perché è bene ascoltare tutti. Ad esempio, quando c’è da prendere una decisione importante, fa bene anzitutto pregare, invocare lo Spirito, ma poi ascoltare e dialogare, nella fiducia che ciascuno, anche il più piccolo, ha qualcosa di importante da dire, un dono profetico da condividere”. Così Papa Francesco durante l’Angelus in Piazza San Pietro.
“Così si ricerca la verità e si diffonde un clima di ascolto di Dio e dei fratelli, in cui le persone non si sentono accolte solo se dicono quello che piace a noi, ma si sentono accettate e valorizzate come doni per quello che sono. Pensiamo a quanti conflitti si potrebbero evitare e risolvere così, mettendosi in ascolto degli altri con il sincero desiderio di comprendersi”, ha concluso il Papa sottolineando come bisogna chiedersi: “io so accogliere i fratelli e le sorelle come doni profetici? Credo che ho bisogno di loro? Li ascolto con rispetto, con il desiderio di imparare? Perché ciascuno di noi ha bisogno di imparare dagli altri”.
“Anche in questo periodo estivo non stanchiamoci di pregare per la pace, in modo speciale per il popolo ucraino, tanto provato. Non trascuriamo le altre guerre purtroppo spesso dimenticate, i numerosi conflitti e scontri che insanguinano molti luoghi della terra. Ci sono tante guerre oggi. Interessiamoci di quello che accade a aiutiamo chi soffre e preghiamo. La preghiera è la forza che protegge e sostiene il mondo”, ha aggiunto il Santo Padre.
“Il Signore nel Vangelo chiede pure di accogliere i profeti; dunque è importante accoglierci a vicenda come tali, come portatori di un messaggio di Dio, ciascuno secondo il suo stato e la sua vocazione, e farlo lì dove viviamo: in famiglia, in parrocchia, nelle comunità religiose, negli altri ambiti della Chiesa e della società”, ha continuato Bergoglio