Il pontefice nel corso dell'Angelus: "Preghiamo per l'Ucraina e opponiamo alla forza delle armi la forza della carità"
“Desidero esprimere vicinanza al caro popolo del Marocco colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccoritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente. Il concreto aiuto di tutti possa sostenere la popolazione in questo tragico momento. Siamo vicini al popolo del Marocco“. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro.
Ucraina, Papa: “Opponiamo alla forza delle armi la forza della carità”
“Sentiamoci chiamati a opporre alla forza delle armi quella della carità, alla retorica della violenza la tenacia della preghiera. Facciamolo per tanti Paesi che soffrono a causa della guerra. Intensifichiamo la preghiera per la martoriata Ucraina che sta soffrendo tanto”.
Papa: “Mettere alla gogna chi sbaglia non aiuta a capire errori”
“Mettere una persona alla gogna, svergognandola pubblicamente”, “puntare il dito contro non va bene, anzi spesso rende più difficile per chi ha sbagliato riconoscere il proprio errore. Piuttosto, la comunità deve far sentire a lui o a lei che, mentre condanna l’errore, è vicina con la preghiera e con l’affetto, sempre pronta a offrire il perdono e a ricominciare”.
Papa: “Il chiacchiericcio è peste per vita della comunità”
“Non mi stanco di ripetere che il chiacchiericcio è una peste per la vita delle persone e delle comunità, perché porta divisione, sofferenza e scandalo, e mai aiuta a migliorare e a crescere. Un grande maestro spirituale, San Bernardo di Chiaravalle, diceva che la curiosità sterile e le parole superficiali sono i primi gradini della scala della superbia – ha proseguito il Santo Padre -, che non porta in alto, ma in basso, precipitando l’uomo verso la perdizione e la rovina”.
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