La svolta decisa dal Dicastero per la Dottrina della Fede con l'ok del Papa: le persone transessuali possono anche essere testimoni di nozze
I transessuali possono ricevere il battesimo ed essere testimoni di nozze. Lo ha stabilito il Dicastero per la Dottrina della Fede rispondendo a dei quesiti rivolti lo scorso 14 luglio attraverso una lettera di monsignor José Negri, vescovo di Santo Amaro in Brasile, e relativi alla possibile partecipazione ai sacramenti del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive.
“Un transessuale che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e ad intervento chirurgico di riattribuzione di sesso può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli. Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il battesimo”, si legge nella lettera di risposta che è stata controfirmata dal Papa.
Riguardo alla possibilità che un transessuale possa essere testimone di un matrimonio, il Dicastero della Fede spiega: “Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona transessuale di essere testimone di un matrimonio”.
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