Messaggio del Pontefice per la campagna nazionale contro la violenza di genere

Papa Francesco torna a parlare della violenza sulle donne definendola “una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici”. Radici che “sono culturali e mentali” e “crescono nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell’ingiustizia”. Inizia così il messaggio inviato da Papa Francesco per la campagna nazionale contro la violenza sulle donne organizzata da Rai Radio Gr1 con il centro antiviolenza Cadmi di Milano, il primo a operare in Italia fin dal 1986. “In troppi luoghi e troppe situazioni le donne sono messe in secondo piano, considerate ‘inferiori’, come oggetti. E se una persona è ridotta a un oggetto, una cosa, allora non se ne vede più la dignità, ma se ne vede solo una proprietà di cui si può disporre in tutto, fino fino addirittura a sopprimerla”, prosegue il Papa.

Papa Francesco al Catholic Charismatic Renewal International Service
Papa Francesco al Catholic Charismatic Renewal International Service

Il ruolo ambiguo dei media

Il Pontefice ha puntato il dito sul ruolo dei media. “Quante donne sono sopraffatte dal peso e dal dramma della violenza? Quante sono maltrattate, abusate, schiavizzate, vittime della prepotenza di chi pensa di poter disporre del loro corpo e della loro vita, obbligate ad arrendersi alla cupidigia degli uomini?”, ha spiegato il Santopadre che ha poi aggiunto: “Purtroppo su questo i mass-media giocano ancora un ruolo ambiguo: da una parte favoriscono il rispetto e la promozione delle donne, ma dall’altra trasmettono continuamente messaggi improntati all’edonismo e al consumismo, i cui modelli sia maschili sia femminili obbediscono a i criteri del successo, dell’autoaffermazione, della competizione, del potere di attrarre l’altro e dominarlo”.

Dove c’è dominio c’è abuso, non è amore

Un messaggio lungo quello inviato dal Papa in cui ha dichiarato che “dove c’è dominio c’è abuso, non è amore quello esige prigionieri. Il Signore ci vuole liberi e in piena dignità”. “Davanti alla piaga degli abusi fisici e psicologici sulle donne, c’è l’urgenza di riscoprire forme di relazioni giuste ed equilibrate, basate sul rispetto e sul riconoscimento reciproci”, ha continuato il Papa che ha poi concluso: “I condizionamenti di ogni tipo vanno contrastati con un’azione educativa che a partire dalla famiglia ponga al centro la persona con la sua dignità”.

Agire subito per cambio mentalità

“Non restiamo indifferenti! E’ necessario agire subito, a tutti i livelli, con determinazione, urgenza, coraggio. Dal cuore e dalla carne di una donna è venuta al mondo la salvezza. Da come trattiamo la donna, in tutte le sue dimensioni, si rivela il nostro grado di umanità”, ha detto ancora Bergoglio che ha poi concluso: “Auguro che questa ‘onda’ che oggi fate partire sia davvero lungo e possa contribuire a un cambio di mentalità. Vi benedico e vi incoraggio ad andare avanti in questo impegno. Grazie e buon lavoro”.

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