"Non mi risulta abbia usato tale parola", la precisazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede

Piccolo incidente diplomatico oggi in Vaticano. “Papa Francesco ha riconosciuto che stiamo vivendo un genocidio” hanno racontato i familiari dei palestinesi che vivono a Gaza, nella conferenza stampa dopo l’incontro avuto con il Pontefice. “Non mi risulta abbia usato tale parola” è stata invece la precisazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni in risposta alle dichiarazioni della delegazione palestinese. “Può chiedere ad ognuna delle dieci persone che è stata incontrata dal Papa – ha precisato durante la conferenza stampa una componente della delegazione palestinese – ognuno di noi userà le stesse parole ascoltate dal Pontefice”. “Ero nella delegazione”, ha poi aggiunto Khadija Abaih, ragazza palestinese originaria di Gaza che aspetta un bambino. “Il papa ha detto che la guerra deve cessare e che vuole che si fermi questo genocidio ha anche detto che quello che sta succedendo a Gaza è terrorismo. Gli abbiamo chiesto di venire a Gaza e vedere qual è la situazione, e lui ha risposto che proverà a venire a Gaza per fermare questo genocidio. Ha usato le parole ‘genocidio’ e ‘terrorismo’. Perché è evidente che quello che sta accadendo lì è un genocidio”.

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