Il presidente della Cei 79esima Assemblea generale dei vescovi italiani: "Non vogliamo vivere una cultura del declino"
“Abbiamo poi bisogno di una legalità certa ed efficace che combatta gli abusi, garantendo diritti e doveri e che permetta, tra l’altro, anche di rispondere ad una domanda di mano d’opera che diventa in alcuni casi una vera emergenza”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nel corso della sua introduzione ai lavori della 79esima Assemblea generale dei vescovi italiani, in Vaticano.
“È necessario promuovere azioni solidali e definire, con urgenza, soluzioni inclusive e realmente incisive, in grado di rafforzare il senso di comunità e di reciproca cura, affinché nessuno sia tagliato fuori o venga lasciato indietro. Questi problemi aumentano sensibilmente nelle aree interne del Paese, che restano oggetto di tanta preoccupazione della Chiesa – ha sottolineato – In realtà, se opportunamente aiutate in una visione strategica, possono diventare luoghi di accoglienza per tutti, anche in riferimento all’emigrazione che deve rappresentare un’opportunità oltre che una necessità”.
Zuppi: “Non vogliamo vivere cultura del declino”
“Non vogliamo vivere una cultura del declino, che ci fa stare dentro i nostri recinti, non ci fa essere audaci e ci priva della speranza. Pensiamo anche all’inverno demografico che chiede interventi lungimiranti. Non bisogna chiudersi alla vita” ha aggiunto il presidente della Cei.
“Ce lo ricorda ancora Papa Francesco: ‘Quando ci si chiude ci si ammala, si cerca sicurezza nei ruoli, nella discussione interna piuttosto che annunciare il Vangelo con semplicità, servendo i poveri, così come ci è chiesto dalla Parola di Dio'”, ha affermato.
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