Nell'Angelus in piazza San Pietro il pontefice richiama l'attenzione sulle guerre in corso: "Tacciano le armi"

Nuovo appello di Papa Francesco per il cessate il fuoco nei territori in guerra. “Vi invito a pregare per il Sudan”, “tacciano le armi” e non dimentichiamo “la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar, faccio appello ai governanti perché si ponga fine all’escalation e ci si impegni nella trattativa“, ha affermato nell’Angelus in piazza San Pietro.

Papa Francesco: “Troppe macerie per guerra, egoismo e indifferenza”

Il Pontefice nel pomeriggio si è spostato a San Giovanni in Laterano per presiedere i riti del Corpus Domini e la Processione Eucaristica che da via Merulana raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore. “Vediamo ogni giorno troppe strade, forse una volta odorose di pane sfornato, ridursi a cumuli di macerie a causa della guerra, dell’egoismo e dell’indifferenza. È urgente riportare nel mondo l’aroma buono e fresco del pane dell’amore, per continuare a sperare e ricostruire senza mai stancarsi quello che l’odio distrugge”, ha detto Bergoglio durante l’omelia.

Papa Francesco: “Tutti devono avere la possibilità di rialzarsi”

“L’Eucaristia, ci insegna a benedire, ad accogliere e baciare, sempre, in rendimento di grazie, i doni di Dio, e questo non solo nella celebrazione: anche nella vita”. “Ad esempio non sprecando le cose e i talenti che il Signore ci ha dato. Ma anche perdonando e risollevando chi sbaglia e cade per debolezza o per errore: perché tutto è dono e nulla può andare perduto, perché nessuno può rimanere a terra, e tutti devono avere la possibilità di rialzarsi e di riprendere il cammino”, ha aggiunto il Papa. “E noi possiamo fare questo anche nella vita quotidiana, svolgendo il nostro lavoro con amore, con cura, con precisione, come un dono e una missione. E sempre aiutare chi è caduto. Soltanto una volta nella vita si può guardare una persona dall’alto in basso: per aiutarlo a sollevarsi. Questa è la nostra missione”.

 

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