Il pontefice ha parlato a braccio al termine dell'Angelus affacciato su Piazza San Pietro dalla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano

“In questi giorni abbiamo ricordato l’anniversario del bombardamento atomico nelle città di Hiroshima e Nagasaki e mentre continuiamo a raccomandare al Signore le vittime di quegli eventi e di tutte le guerre rinnoviamo la preghiera per la martoriata Ucraina, il Medioriente, la Palestina, Israele, il Sudan e il Myanmar”. Così Papa Francesco parlando a braccio al termine dell’Angelus affacciato su Piazza San Pietro dalla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano. 

Tante volte le nostre sicurezze sono chiuse e impolverate come libri vecchi” ha aggiunto Papa Bergoglio durante l’Angelus parlando degli “schemi rigidi” di chi non trova “posto nel cuore per ciò che non vi rientra, per quello che non possono catalogare e archiviare negli scaffali impolverati delle loro sicurezze”. 

“Preconcetti e presunzione, quanto male ci fanno? Impediscono il dialogo sincero fra fratelli” ha sottolineato il Santo Padre durante l’Angelus prendendo dalla “reazione dei giudei” al messaggio di Gesù “io sono disceso dal cielo”. “Si scandalizzano – ha detto Bergoglio -. Sono bloccati, nella loro fede, dal preconcetto nei confronti delle sue origini umili e anche bloccati dalla presunzione” e convinti “di non avere nulla da imparare da lui”. 

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