L’equipe di medici del Policlinico Gemelli di Roma fa il punto in conferenza stampa sulla salute del Papa a una settimana esatta dal suo ricovero. A parlare alle testate italiane e internazionali radunatesi nell’atrio dell’ospedale è soprattuto il professor Sergio Alfieri, che segue il Pontefice da anni: “Come sta il Santo Padre? Innanzitutto mantiene il suo buon umore. Questa mattina quando si è messo in poltrona, perche non è allettato, quando gli ho detto «buongiorno santo padre» ha risposto «buongiorno santo figlio». Quindi è assolutamente presente”. Se mentre al momento del ricovero non era presente alcuna infiammazione dei polmoni, una tac eseguita negli scorsi giorni ha rilevato una polmonite bilaterale che ha costretto i medici a modificare la terapia. Sui rischi effettivi, il dottor Alfieri non si sbilancia: “Se la domanda è: il Papa è fuori pericolo? No, il Papa non è fuori pericolo. È aperta la porta a tutte e due le possibilità. Il Papa lavora, legge, fa battute però ha una polmonite bilaterale. Le polmoniti ci mettono del tempo a riprendersi”. Impossibile quindi al momento stabilire quando il Santo Padre potrà essere dimesso: “Quando potrà uscire? Quando non sarà più necessario somministrargli delle terapie ospedaliere. Poi continuerà la terapia a Santa Marta, ma adesso non lo riteniamo prudente perché se lo riportiamo a Santa Marta ricomincia a lavorare come prima. Diciamo che è un finto 88enne. Per cui lo teniamo almeno per tutta la prossima settimana”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata