Il punto sulle condizioni del Pontefice: "Buona risposta alle terapie farmacologiche"

“I medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi”. Lo si legge nel bollettino sulle condizioni di Papa Francesco diffuso in serata dalla sala stampa della Santa Sede. Il Pontefice si trova ricoverato al Gemelli di Roma da 25 giorni. “Questa mattina – si legge ancora – il Santo Padre ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo”. 

“Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica”, spiega il bollettino. “In considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero”, si legge ancora. 

Fonti vaticane: “Papa non imminente pericolo di vita, quadro resta complesso”

Papa Francesco non è in imminente pericolo di vita per l’infezione per cui è stato ricoverato, ma il quadro resta complesso poiché permangono altri pericoli anche a causa dell’età del Pontefice. Lo si apprende da fonti vaticane. Le stesse fonti specificano che lo schema dell’ossigenazione resta quello degli ultimi giorni con alti flussi durante il giorno e ventilazione meccanica non invasiva la notte.  Per quanto riguarda la polmonite sofferta da Papa Francesco fonti vaticane fanno notare come questa non sia ancora superata, e che è un elemento che rientra nel contesto di un quadro complesso.

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