Una notizia che ha scosso il mondo nel giorno di Pasquetta dopo l’uscita con giro in Papamobile della domenica di Pasqua. Alle 7:35 di lunedì, all’età di 88 anni, è morto Papa Francesco. La notizia è stata diffusa dal Camerlengo, cardinale Kevin Joseph Farrell.
“Carissimi fratelli e sorelle – ha detto Farrel – con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.
A causare il decesso di Bergoglio, come comunicato dalla sala stampa della Santa Sede in serata con la diffusione della denuncia di morte di Papa Francesco firmata dal direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, prof. Andrea Arcangeli, “ictus cerebri, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile” fatali in un soggetto “affetto da: pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica; bronchiectasie multiple; ipertensione arteriosa; diabete tipo II”.
La sala stampa della Santa Sede ha anche diffuso il testamento del Papa argentino. Datato 29 giugno 2022, sono tre i punti fondamentali: la sepoltura nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la gratitudine per chi ha pregato e continuerà a pregare per lui e la sua sofferenza offerta per la pace nel mondo e la fratellanza.
“Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna – ha scritto il Papa – desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura. Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato”.
“Il sepolcro – si legge ancora – deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus. Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.
Come comunicato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, la traslazione della salma del Santo Padre nella Basilica Vaticana per l’omaggio di tutti i fedeli potrebbe avvenire mercoledì mattina.
Per quanto riguarda i funerali – secondo la Costituzione Apostolica ‘Universi Dominici Gregis’, il testo che regola il periodo di sede vacante – dovrebbero tenersi tra venerdì 25 e domenica 27 aprile e quindi tra il quarto e il sesto giorno dalla morte. Possibile la data di sabato 26.
Il conclave, invece, avrà inizio tra il 15esimo e il 20esimo giorno dalla morte del Papa e, quindi, tra il 5 e il 10 maggio. Possibile, però, anche che questa data possa essere anticipata qualora i cardinali elettori dovessero essere tutti a Roma e d’accordo come stabilito da un Motu Proprio di Benedetto XVI.
Sulla data delle esequie si potrà sapere di più già a partire da martedì quando, alle 9, come comunicato dal Decano del Collegio Cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re, si radunerà la prima congregazione generale dei cardinali nell’aula nuova del Sinodo.