E’ quanto emerge dal tradizionale report di primavera redatto da Wonderful Italy
La Pasqua anticipata a fine marzo e i giorni festivi di primavera che non consentono una costruzione facile di ponti, uniti a un meteo piovoso e alla morsa dell’inflazione, disegnano una mappa del turismo in Italia per i prossimi mesi primaverili molto articolata che premia le destinazioni raggiungibili velocemente. Restano quindi indietro Sicilia, Sardegna e le destinazioni remote del Sud che richiedono più giorni di vacanza e maggiori costi di trasporto.
E’ quanto emerge dal tradizionale report di primavera redatto da Wonderful Italy, l’azienda leader per numero di case vacanze gestite direttamente. La quantità dei soggiorni prenotati nelle destinazioni gestite dalla società nel mese di aprile, primo mese di primavera, sono in aumento rispetto al 2023. A raggiungere risultati positivi sono in particolare le città d’arte come Venezia (+69%), le città storiche come Torino (60%), Bologna (40%), Genova (38%) e Napoli (36%). Quest’ultima è l’unica destinazione meridionale a posizionarsi nella parte alta della classifica. Più staccate infatti le grandi città del Sud come Palermo, Catania, Siracusa e Bari che registrano aumenti tra il 20 e il 30%. “Aprile rappresenta da sempre il primo test per misurare la voglia di vacanza degli italiani perché le giornate finalmente si allungano, il meteo è favorevole e soprattutto, la presenza delle festività come la Pasqua, la Liberazione e Primo Maggio consentono di allungare i weekend di uno o due giorni”, dichiara Michele Ridolfo, CEO e cofondatore di Wonderful Italy. “Quest’anno però, a differenza del 2023 – continua Ridolfo – la Pasqua anticipata non contribuisce a creare dei ponti lunghi con le altre festività. Questa circostanza, unita anche a un’alta incidenza dei trasporti, ha frenato in parte le destinazioni più remote raggiungibili preferibilmente in aereo come la Sicilia, la Sardegna o anche la Puglia”.
Oltre alle città d’arte e storiche, registrano margini molto positivi di crescita le località dei grandi laghi (Lago di Garda e Lago di Como) con incrementi rispetto al 2023 compresi tra il 55 e il 60%. In generale l’incremento dei soggiorni porta un miglioramento anche del tasso di occupazione delle case, con ricadute positive non solo per i proprietari che hanno scelto gli affitti brevi come forma di investimento, ma anche per i Comuni per i maggiori incassi della tassa di soggiorno e ovviamente per tutto l’indotto che il turismo genera. Il tasso di occupazione atteso per aprile è a Venezia del 83%, a Torino del 70%, a Genova del 60%, a Napoli del 75%.
“Il ‘weekend lungo’ è la formula più desiderata per la primavera, perché si pone idealmente a metà strada tra le vacanze natalizie e quelle estive. Si tratta in ogni caso di durate ben superiori rispetto ad altre formule di soggiorno, a dimostrazione di quanto gli affitti brevi siano antitetici rispetto al rischio di turismo mordi-e-fuggi”, spiega Ridolfo. La conferma arriva dai dati sulla durata media dei soggiorni a aprile nelle destinazioni in cui l’azienda è presente: Venezia 2.5 giorni; Bologna 4.8; Torino e Napoli 4.5.
I dati di aprile sono tradizionalmente un’anticipazione di cosa potrebbe succedere nell’alta stagione e infatti Wonderful Italy registra un trend in crescita anche per i prossimi mesi: al momento maggio ha già un tasso di occupazione del 45%, giugno del 30%, luglio del 25% e agosto del 20%.
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