La Regione Marche è presente a Verona con 11 aziende del vino come espositrici

Brindisi con tre ministri – Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare), Alessandro Giuli (Cultura) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento) – per la Regione Marche nella giornata inaugurale del 57° Vinitaly ieri, domenica 6 aprile a Verona. Ad accogliere i rappresentanti del Governo Meloni fra gli stand e per un brindisi in Terrazza Marche, il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’assessore all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini, il presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas, i presidenti Michele Bernetti (Istituto marchigiano tutela vini-Imt) e Simone Capecci (Consorzio Vini Piceni).

Le dichiarazioni del ministro Lollobrigida 

“In questi anni – ha dichiarato il ministro Lollobrigida – le Marche hanno mostrato una capacità di crescita e di proiezione della qualità con risultati visibili, tanto che parliamo oggi di una realtà che è diventata centrale, protagonista riconosciuta anche da parte dei numerosi buyer internazionali presenti a Vinitaly, grazie al lavoro del presidente Acquaroli e della sua giunta. Ne parlavamo con i colleghi ministri, in particolare col ministro Giuli, che è di origine marchigiana”.
Dal Masaf, ha garantito il responsabile del dicastero di via XX Settembre, “daremo tutta la collaborazione necessaria e il sostegno possibile per le attività che riguardano non solo il vino, ma anche l’agroalimentare nel suo complesso”. E lo ha ribadito anche il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli. “Il vino è uno straordinario testimonial del nostro territorio – ha affermato – che consente alle Marche di arrivare nelle tavole di gran parte d’Europa e in tutto il mondo”. Una leva efficace per il presidente Acquaroli sarà l’enoturismo, oggetto di una legge regionale finalizzata al rilancio e a garantire elevati standard al settore.
“Grazie all’enoturismo – ha proseguito Acquaroli – vogliamo spingere la destagionalizzazione e sostenere un turismo consapevole legato appunto al vino. Siamo in una fase delicata in chiave globale, ma credo che la qualità e l’eccellenza che i vini marchigiani hanno raggiunto negli ultimi anni possano essere un fattore dirimente per rimanere da protagonisti nei mercati tradizionali. I nostri operatori ci hanno segnalato un interesse incoraggiante da parte dei buyer esteri”. Promosso anche il padiglione regionale, espressione per Acquaroli di “una sinergia fra le aziende e i consorzi”.

Le Marche al Vinitaly

Con 111 aziende espositrici, delle quali 53 all’interno della collettiva organizzata dalla Regione (43 IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini e 10 Consorzio Tutela Vini Piceni), una superficie espositiva all’interno del padiglione 7 di oltre 1.000 metri quadrati, la “Terrazza Marche” che su uno spazio di 360 metri quadrati proporrà fino a mercoledì 9 aprile – giornata conclusiva di Vinitaly – in degustazione libera 215 etichette, le Marche rappresentano concretamente un punto di interesse rilevante per gli operatori del vino. Lo confermano i numeri regionali: 21 Indicazioni Geografiche (che coprono il 76% della produzione marchigiana), 14mila aziende agricole che operano su 18.000 ettari di superficie agricola utile (Sau) vitata, una incidenza del 53% della superficie biologica a vite da vino sul totale dei vigneti regionali, il valore più alto registrato a livello nazionale.

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